Santulli e lo spettro del commissariamento: “Situazione ormai ingestibile”

di Antonio Arduino

Aversa – “Il 4 settembre ci sarà il commissario prefettizio ad Aversa e per la città sarà un giorno nero per le ripercussioni che ne verranno sul piano economico”. È quanto afferma il consigliere indipendente di maggioranza Paolo Santulli che non vede più alcuno spazio di manovra capace di garantire al sindaco Sagliocco il ricompattamento della maggioranza che sembra essersi sfaldata irrimediabilmente a seguito del malore che ha colpito il presidente del consiglio Stabile il 31 agosto.

A determinare la convinzione dell’ex parlamentare e il dato, che sarebbe confermato da voci degne di fede, di un mancato incontro tra il primo cittadino e il presidente del consiglio rimasto a casa, a riposo per ordine del cardiologo di fiducia, dal 31 agosto ad oggi.

L’unico dato certo è che Stabile avrebbe telefonato alla segretaria comunale annunciando il suo arrivo in comune per le ore 10 del 1 settembre al fine di riconvocare il consiglio in tempo utile per l’approvazione del bilancio. Un impegno non rispettato, del quale il sindaco non avrebbe chiesto spiegazioni lasciando, di fatto, cadere la cosa quasi non avesse interesse all’effettuazione dello stesso. Stando così le cose lo scioglimento del consiglio comunale appare inevitabile.

“Purtroppo, a meno di imprevisti dell’ultimo minuto, la situazione politica sembra davvero ingestibile e la fine dell’amministrazione inevitabile”, afferma Santulli che incontrerà il primo cittadino nel corso della mattinata per valutare se esiste ancora una possibilità per evitare quello che considera un dramma per Aversa e i suoi abitanti. “Forse – dice – il commissariamento non porterà Aversa al dissesto finanziario grazie all’intensa attività messa in campo dall’amministrazione che ha saputo recuperare fondi da ogni parte tappando decine di falle, ma certamente si perderanno i finanziamenti comunitari assegnati per la realizzazione di opere pubbliche come la pista di atletica per la quale, dopo un impegno durato 10 anni, l’ente aveva ottenuto il recupero di fondi dello Stato di circa 1.200.000 euro che dovranno tornare al mittente e dovrà tornare al demanio anche suolo che avevamo acquisito il cui valore è pari a circa 5 milioni di euro. Cosicché la pista di atletica resterà un sogno per centinaia di cittadini che ne aspettavano la realizzazione”.

“Stesso destino per le opere programmate ma ancora non realizzati anche per queste – sottolinea l’ex parlamentare – si perderanno i fondi europei, mentre per quelle in fase di realizzazione l’ente dovrà restituire una parte dei finanziamenti se non sarà riuscito a portarle a termine e rendicontarle entro il 31 dicembre di quest’anno. Di conseguenza i lavori resteranno sospesi a tempo indeterminato o dovranno essere portati a conclusione con fondi comunali. Ipotesi quest’ultima che potrebbe provocare il dissesto”.

Circa il futuro politico della città Santulli, ad oggi, non vede alternative immediate al sindaco Sagliocco, al quale dà il merito obiettivo di non aver aumentato il carico fiscale per i cittadini e di avere chiuso i tanti rubinetti presenti nella casa comunale che avevano consentito la tenuta delle amministrazioni precedenti, impedendo intrallazzi e favori sui quali era fondata la popolarità dei molti. Una scelta che ha alla lunga ha penalizzato la gestione del sindaco che potrebbe annunciare le dimissioni entro la giornata.

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