Luigi Compagnone, omaggio al poeta e saggista santarpinese

di Redazione

Ironico ed insofferente, caustico e ribelle, acuto e amaro giocoliere della parola, denunciò i mali di Napoli e più in genere del Meridione con uno stile e una passione rara. Queste in sintesi le caratteristiche dominanti della complessa e poliedrica personalità di Luigi Compagnone (Napoli 1915 -1998) che giovedì 24 settembre 2015, alle ore 18, a Caserta presso la sala incontri della Feltrinelli (corso Trieste 154), sarà ricordato nel centenario della nascita.

Per l’occasione, tra l’altro, saranno presentate le opere postume “L’amara scienza”, “Quasi un dizionario” e “Poesie d’amore” edite da La Compagnia dei Trovatori.

L’evento è promosso dalla rete “Piazze del Sapere – Terra di Lavoro”, in collaborazione con Aislo, Pro Loco di Sant’Arpino e Rassegna Nazionale di Teatro Scuola “PulciNellaMente”.

Il programma, dopo i saluti iniziali di Pasquale Iorio, coordinatore delle “Piazze del Sapere”, prevede gli interventi dell’editore Pierantonio Toma, dello scrittore e giornalista Gian Paolo Porreca (tra l’altro medico di Compagnone oltre che suo amico e “confidente”), del giornalista Elpidio Iorio, della scrittrice Stella Eisenberg, del musicista Lino Blandizzi. I lavori saranno moderati dalla giornalista Lidia Luberto e intramezzati dalle letture di brani a cura di studenti.

L’omaggio a Luigi Compagnone – che tra l’altro vanta origini casertane in quanto la sua famiglia era originaria di Sant’Arpino – vuole rappresentare una testimonianza tangibile di affetto e apprezzamento dell’opera di uno degli intellettuali napoletani più sensibili ai fatti che accadevano in città e nel Mezzogiorno.

Egli ha concepito l’attività letteraria, sperimentata da narratore, poeta e saggista, come il coronamento e forse la compensazione del lavoro giornalistico, recandovi la stessa vivissima sensibilità ai problemi della società contemporanea. La natura prevalentemente grottesca e surreale della sua ispirazione ha favorito una interpretazione emblematica del prediletto orizzonte napoletano. Tra le sue opere narrative: La vacanza delle donne, 1954; L’onorata morte, 1960; L’amara scienza, 1965; Capriccio con rovine, 1968; La vita nova di Pinocchio, 1971; Città di mare con abitanti, 1973; Ballata e morte di un capitano del popolo, 1974; L’allegria dell’orco, 1979; Malebolge, 1982; Nero di luna, 1985; L’ultimo duello, 1987; L’oro nel fuoco, 1989. Del poeta si ricordano: Lunario del viaggiatore C., 1968; La ballata di Pinocchio, 1980; La giovinezza reale e l’irreale maturità, 1981. Il Commento alla vita di Pinocchio (1966) è la sua opera saggistica più importante.

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