Cella ribadisce: “Non sono la ‘stampella’ di Sagliocco”

di Antonio Arduino

Aversa – Salvino Cella non ci sta ad essere considerato la possibile “stampella” di Sagliocco. Essere considerato il consigliere di opposizione che potrebbe garantire il numero legale nella seduta del consiglio comunale destinato a votare il bilancio, permettendo così alla maggioranza di approvarlo anche in caso di assenza, più che giustificata da reali motivi di salute, del presidente Giuseppe Stabile il cui voto è fondamentale per determinare la vittoria della coalizione che sostiene il sindaco è un’offesa che grida vendetta.

Così, senza mezzi termini, Cella controbatte le illazioni fatte circolare, sottolinea, ad arte da chi ha interesse a proteggere una ben precisa parte politica che non è certamente quella rappresentata da Cella e Candida.

“Chi ha pubblicizzato la possibilità che il sottoscritto ‘dottor Salvatore Cella’ possa andare in sostegno alla maggioranza di Sagliocco lo fa sapendo di dire il falso, perché – essendone amico personale – conosce bene chi potrebbe davvero rendere valido un eventuale consiglio comunale in cui la maggioranza non raggiungesse il numero di 13”, esordisce l’esponente del centrosinistra sviscerando i retroscena di una tentata manovra di ribaltone messa in atto da un collega dell’opposizione”.

Almeno per il momento non è mia intenzione pubblicizzare il nome – che però a noi ha fatto chiedendo di non pubblicarlo – del consigliere che alla presenza di Candida e Pandolfi ha proposto a noi della minoranza di garantire il numero legale, invitandoci anche ad abbandonare l’aula, ma credo sia giusto che i cittadini sappiano che non tradirò l’impegno sottoscritto con loro in campagna elettorale”.

“La mia priorità non è garantirmi la sedia in consiglio comunale, ma tutelare l’interesse della città e dei cittadini che rappresento”, conclude Cella.

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