Caos bilancio, Sagliocco: “Basta con questa farsa, pronto a dimettermi”

di Nicola Rosselli

Aversa – Pronto a dimettermi. Il sindaco Giuseppe Sagliocco ha rotto gli indugi e, a fronte di una giornata di vana attesa presso la casa comunale di Aversa affinché il presidente dell’assise cittadina Giuseppe Stabile si presentasse per convocare la seduta del consiglio comunale, ha fatto capire di voler abbandonare la carica prima della fatidica data del 3 settembre, termine ultimo assegnato dal prefetto per l’approvazione del bilancio 2015.

Anche se, a quanto pare, sta ancora sfogliando la classica margherita, confrontandosi anche con il prefetto di Caserta Arturo De Felice che ha incontrato, su sua richiesta, nel tardo pomeriggio, forse per chiedere lumi in merito all’interpretazione della diffida nell’estremo tentativo di guadagnare tempo.

«A questo punto – ha dichiarato in maniera sibillina il primo cittadino normanno – credo che non ci siano margini. Sembra quasi di vivere una farsa alla quale non voglio sottostare. Faccio politica da sempre e credo di capire come ci si deve comportare in alcuni momenti particolari. C’è chi vuole, tra gli esponenti di maggioranza, cercare una via d’uscita, ma io non sono della stessa idea».

Il comportamento di Stabile, che ha addotto un malore al quale sono stati in tanti a non credere, di fatto, aveva bloccato la maggioranza e portato l’intero consiglio comunale verso lo scioglimento. Lunedì, come si ricorderà, il consiglio non è ripreso dopo la sospensione della seduta che doveva approvare il bilancio preventivo per il 2015.

La causa ufficiale la mancanza di numero legale (la maggioranza si basa su un solo consigliere in più) dovuta a un malore per il presidente dell’assise cittadina Giuseppe Stabile che sarebbe stato costretto a ricorrere al proprio cardiologo di famiglia (in un primo tempo si era parlato di ricorso al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, notizia poi rivelatasi infondata). A questo punto, però, viste le condizioni di Stabile (che secondo alcuni starebbe attuando una sorta di sabotaggio per staccarsi da questa maggioranza e candidarsi a sindaco, voce che si registra solo per dovere di cronaca), sarebbe stato necessario il tredicesimo uomo e qualcuno dice che si stia ancora tentando di trovarlo.

Un consigliere che garantisca solo la presenza. Sono in molti a pensare, ed anche qui solo voci senza riscontro, potrebbe trattarsi di Cella. Bisogna, ovviamente, stare a vedere cosa accadrà da qui a mercoledì prossimo sempre se la seduta dovesse tenersi. In caso contrario assisteremmo al rompete le righe con elezioni nella prossima primavera.

Una situazione che non mette in ansia il capogruppo consiliare di Noi Aversani, Rosario Capasso, uno degli uomini più vicini al primo cittadino, che ha dichiarato: «Il presidente del consiglio comunale Stabile ha avuto un lieve malore, credo il tempo necessario per riprendersi e, poi, convocherà il consiglio, conoscendolo penso che questo sarà l’epilogo. Siamo di fronte ad un impedimento per causa di salute e non di natura politica. Lo credo veramente tanto che ho consigliato al sindaco di non dimettersi perché credo di conoscere bene Stabile e il suo senso di responsabilità».

Preoccupato per le conseguenze del quasi certo scioglimento l’ex parlamentare ed attuale consigliere indipendente Paolo Santulli che ha dichiarato: «La venuta del commissario prefettizio significa uno stop forzato in alcuni settori che non sono di ordinaria amministrazione. Perderemo, ad esempio, otto milioni per la pista di atletica leggera e il terreno demaniale sul quale doveva essere realizzata, terreno che sarebbe passato al comune di Aversa solo in caso di realizzazione del progetto».

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