Napoli violenta, il Prefetto: “In arrivo rinforzi a Polizia e Carabinieri”

di Redazione

Napoli – Si è tenuto lunedì mattina, in prefettura a Napoli, il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza convocato in relazione ai recenti episodi di recrudescenza criminale verificatisi nel capoluogo campano, dove domenica mattina è stato ucciso un 17enne nel quartiere Sanità, poche ore dopo l’omicidio di un trentenne a Ponticelli. Al tavolo hanno partecipato il prefetto Gerarda Maria Pantalone, i vertici provinciali delle forze di polizia e il sindaco Luigi De Magistris.

“Le sparatorie, la bomba inesplosa di stamattina, raid fatti con prepotenza tra Pianura e Soccavo, come se fossero sfide, devono essere contrastate”. Lo ha dichiarato ai giornalisti, il prefetto di Napoli, Gerarda Maria Pantalone, al termine del comitato.

“Sicuramente – ha affermato – avremo i rinforzi che abbiamo chiesto. Sulla Sanità abbiamo già provveduto. Il territorio del rione Traiano, di Soccavo e Pianura, sarà presidiato h24 e siamo in contatto con il ministero per vedere che cosa ci daranno. Naturalmente – ha aggiunto Pantalone – lo stesso discorso vale anche per la Sanità, ma qui abbiamo già provveduto noi a mettere uomini”.

Il prefetto ha poi chiarito che “per rinforzi intendiamo polizia e carabinieri” e che sicuramente “i rinforzi ci saranno inviati. Più che di uomini parliamo di equipaggi perché è quello che chiediamo per il presidio del territorio. Siamo in contatto anche con il Capo della Polizia per cui arriverà il rinforzo che abbiamo chiesto”.

Sulla gestione della sicurezza in città: “Il piano di contrasto è permanente – ha spiegato il prefetto di Napoli – perché se le misure fossero temporanee sarebbe molto brutto, al contrario un piano a regime, esiste. E’ chiaro che va rimodulato riadattato e meglio organizzato secondo le necessità”.

Il prefetto ha infatti evidenziato che nelle ultime settimane maggiore attenzione è stata data alla zona di Forcella, ma dopo i fatti delle ultime ore attenzione sarà data anche alla zona di Pianura e Soccavo.

Alla domanda sull’invio di militari a Napoli: “Perché dobbiamo parlare di militarizzazione? Diciamo che ci deve essere la presenza dello Stato. Poi come viene svolta questa azione di contrasto – ha concluso Pantalone – lasciamolo decidere a chi è più esperto”.

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