Terrorismo, Mattarella: “Il germe della terza guerra mondiale”

di Emma Zampella

Rimini – Non sono rassicuranti le dichiarazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, nel corso del la XXXVI edizione del Meeting dell’amicizia fra i popoli che apre giovedì a Rimini, ha parlato del terrorismo come germe di una terza guerra mondiale.

“Il terrorismo alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio – afferma Mattarella – sta cercando di introdurre nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una terza guerra mondiale. Sta alla nostra responsabilità fermarla”.

“L’umanità che mostreremo nell’accogliere i profughi disperati, l’intelligenza con cui affronteremo i fenomeni migratori, la fermezza con cui combatteremo i trafficanti di essere umani saranno il modo con il quale mostreremo al mondo la qualità della vita democratica” ha continuato ancora il presidente.

“Sta a noi prosciugare l’odio, far crescere la fiducia e la cooperazione, mostrare i vantaggi della pace – sottolinea il capo dello Stato – L’Europa ha il compito di grande rilievo perché il dialogo tra le religioni monoteiste può svilupparsi già all’interno delle nostre società, divenute plurali e multietniche”.

“L’ideale personalista – conclude Mattarella – è una grande aspirazione dell’uomo moderno che trova nelle formazioni sociali e nei corpi intermedi il suo pieno compimento. È un impegno di popolo, al quale ciascuno è chiamato a contribuire nel pluralismo delle convinzioni e delle culture. Tutti ne trarremo beneficio. A partire dalle istituzioni e dalla politica”.

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