Pontecagnano, due le pistole utilizzate per uccidere Aldo Autuori

di Redazione

Pontecagnano Faiano (Salerno) – Non è stata ancora fissata la data in cui sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Aldo Autuori, freddato martedì sera a Pontecagnano. Solo problemi tecnici e nessun altro impedimento, chiariscono dal comando provinciale dei carabinieri. Ieri, intanto, all’obitorio di Battipaglia, il medico legale Giovanni Zotti ha eseguito un accurato esame esterno.

Dieci i fori rilevati dal medico specialista sul corpo del 45enne: otto tra torace e spalle, uno all’anca ed un ultimo alla nuca. Quale di questi colpi sia stato quello mortale sarà chiarito solo dall’autopsia. Certamente i due killer impugnavano due pistole, sul luogo dell’omicidio gli inquirenti non hanno trovato bossoli, quindi entrambe le armi erano a tamburo. I carabinieri di Battipaglia e del Nucleo Investigativo mantengono il massimo riserbo sulle indagini.

Gli investigatori stanno ricostruendo le ultime ore di vita di Autuori, ma anche il suo lontano passato e i suoi precedenti penali. Condannato a 14 anni per l’omicidio di Luciano Merola, avvenuto nel 2000, ad Autuori da qualche mese gli era stata concessa misura alternativa dell’affidamento in prova. Non si esclude, però, che il movente dell’omicidio sia legato all’attività professionale del 45enne, che gestiva una ditta di autotrasporti.

I carabinieri hanno già ascoltato numerosi testimoni ed eseguito diverse perquisizioni. Si cercano ancora armi e scooter utilizzati dai due killer. Sono stati già acquisiti i filmati dei sistemi di videosorveglianza in funzione lungo il possibile percorso fatto dagli assassini. Probabile che il commando sia arrivato da fuori città, killer professionisti, vista la freddezza e la precisione dei colpi, probabilmente assoldati da qualcuno.

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