Hilary Swank verso l’Oscar con “Qualcosa di buono”

di Emma Zampella

È una storia drammatica quella che vede tornar Hilary Swank sul grande schermo. In sedia a rotelle per esigenze di copione, l’attrice è pronta a conquistare il terzo Oscar con la sua interpretazione nel film “Qualcosa di buono”.

La pellicola, nelle sale dal 27 agosto, vede accanto alla Swank anche Emmy Rossum, 30, per la regia di George C. Wolf.

“Mi sono documentata scrupolosamente frequentando dei veri malati – racconta Hilary Swank, – mi sono fatta raccontare la loro vita quotidiana, ho esplorato i loro sentimenti. E’ stata una prova fisicamente ed emotivamente molto faticosa, ma sono felicissima di aver interpretato questo film che regala molte emozioni. Su di me ha avuto un effetto molto potente”.

Il film, che può essere considerato la versione femminile di “Quasi amici” (i protagonisti erano un nobile tetraplegico e il suo badante pregiudicato) parla di handicap, di amicizia, di destino attraverso un impianto a cavallo fra dramma e commedia con molti momenti di umorismo.

Hilary interpreta Kate, una pianista di buona famiglia malata di Sla, la malattia progressiva e implacabile che atrofizza i muscoli. Sempre meno autonoma e alla ricerca di una badante, finisce per scegliere Bec, una ragazza senza alcuna esperienza con i malati, dalla vita sentimentale caotica, ribelle per vocazione, confusa, desiderosa di diventare cantante.

Non potrebbe esistere una coppia peggio assortita ma tra le due donne agli antipodi scatta presto un sentimento profondo, un’amicizia capace di imporsi sulla malattia, sulle convenzioni e sul destino.

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