Movida, alcolici vietati dalle 22: solo un’operazione di immagine?

di Antonio Arduino

Aversa – Un’ordinanza “d’immagine”, la 119, firmata dal sindaco il 19 agosto 2015, che “per contrastare gli effetti distorsivi del fenomeno della movida, in considerazione della stagione estiva, durante la quale la città assiste ad un incremento esponenziale di presenze, e conseguentemente ad un corrispondente incremento dei fenomeno” ha disposto che “dalle 22 alle ore 7 non si consumino bevande alcoliche e superalcoliche nelle strade pubbliche e/o aperte al pubblico transito”.

Questo dispone, fino al 31 ottobre, il provvedimento che nasce facendo riferimento a tutta una serie di decreti legislativi, ministeriali, codici – come quello della strada – e norme in vigore da anni nella penisola che vengono richiamati in dettaglio nell’atto, cosicché potevano essere presi in considerazione anche prima dal momento che la stagione estiva si avvia alla fine e l’ordinanza sarà in vigore per poco più di due mesi.

Ma al di là di questa considerazione, i cittadini, che l’atto sindacale intende tutelare, pur tenendo conto delle necessità degli esercizi commerciali, in particolare di quelli dedicati all’attività di somministrazione, si chiedono come il sindaco pensi di impedire il consumo in strada di bevande alcoliche e superalcoliche dal momento che per farlo sarebbe necessario un esercito di personale delle forze dell’ordine da sguinzagliare in tutte le zone della città in cui si consumano dal momento che la movida e le sue degenerazioni non sono localizzate solo in via Seggio che rappresenta, forse, la punta dell’iceberg del fenomeno.

Se il sindaco avesse a disposizione un numero sufficiente di rappresentanti delle forze dell’ordine probabilmente la parte negativa della movida sarebbe stata distrutta da tempo. Così, invece di ordinare ai protagonisti di un fenomeno di costume presente in ogni parte del mondo di non bere alcolici (anche solo una birra) o superalcolici per strada non avrebbe raggiunto un risultato migliore, domandano i cittadini, vietando la vendita di queste bevande a partire da un’ora concordata con i responsabili dei locali addetti alla somministrazione?

Come dimostra la ancora diffusa inosservanza della legge che vieta il fumo nei locali pubblici o di quella che fa obbligo di indossare la cintura nelle autovetture o di quella che impone a chi guida un veicolo l’uso del viva voce o dell’auricolare quando telefona.

La minaccia di una multa, sia pure pesante, non spaventa nessuno se non è seguita da fatti. Senza controlli nelle strade di Aversa si continueranno a bere alcolici e superalcolici e l’ordinanza sindacale 119/2015 resterà lettera morta rappresentando solo un’operazione di immagine come già è stato, almeno fino ad ora, per l’ordinanza 200/2014 destinata a tutelare la quiete pubblica dettando regole precise per l’emissione della musica dai locali della movida.

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