Ecoballe, l’emissario del vescovo al sito “Lo Spesso”

di Livia Fattore

Aversa – Diocesi di Aversa sempre più impegnata sul fronte ambientale con aperte prese di posizione del pastore della diocesi normanna monsignor Angelo Spinillo. Il vescovo aversano, dopo la lunga e completa lettera inviata al nuovo governatore Vincenzo De Luca, ha delegato il vicario generale della diocesi, don Franco Picone, ad incontrare il sindaco di Villa Literno, Nicola Tamburrino.

Oggetto dell’incontro quei due milioni di tonnellate di rifiuti imballati nella discarica di “Lo Spesso” con lo spettro dei roghi incombente sul paese. Una lotta sino ad oggi passata quasi sotto silenzio non avendo sponsor particolari, ma che con questo nuovo interessamento potrebbe portare ad una svolta liberando questo centro dell’agro aversano da un incubo.

L’incontro, infatti, non a caso, si è svolto, guarda caso, proprio all’esterno dell’impianto gestito in questo momento dalla Gisec. Don Franco si è voluto rendere conto di persona della situazione ed anche se non è stato possibile entrare all’interno della struttura, l’occasione ha rappresentato un punto di inizio per un approccio nuovo al problema ecoballe che nella diocesi normanna interessa anche i comuni di Parete e Giugliano. La chiesa aversana, infatti, dopo l’allarme scoppiato a Giugliano a causa dell’incendio Resit, ha scelto di rafforzare l’impegno già intrapreso da tempo in campo ambientale da parte del vescovo Spinillo.

“Proteggere il creato, i nostri fratelli e la salute di tutti è uno dei nostri compiti, per questo vogliamo muoverci attivamente per aiutare a risolvere problemi come quelli di Giugliano e Villa Literno”, ha affermato il numero due della diocesi. Affermazione che ha aperto alla speranza per il futuro dell’intero agro aversano considerato il peso che potrebbe avere la Diocesi nella difficile battaglia per la bonifica che sembrerebbe avviarsi verso un approccio più concreto in questo ultimo periodo.

Proprio la bonifica, infatti, è stata al centro dell’attenzione del governatore De Luca che dopo qualche giorno dalla sua elezione aveva riunito i sindaci colpiti dal problema ecoballe per illustrare un piano di azione che prevede la catalogazione e smaltimento dei rifiuti che ancora possano essere differenziati. Quelli che restano saranno invece smaltiti nei cementifici o in termovalorizzatori fuori Regione. Per farlo, però, servono soldi. Gli stessi che De Luca ha chiesto al governo, incassando a quanto pare un primo riscontro positivo.

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