Castel Volturno, il sindaco vieta il concerto del neomelodico Leo Ferrucci

di Redazione

Castel Volturno – Dimitri Russo, sindaco di Castel Volturno, tramite il suo profilo Facebook ha annunciato di aver vietato al comitato per la festa del Santo patrono, San Rocco, l’esibizione di Leo Ferrucci, popolare cantante neomelodico di Giugliano, che avrebbe dovuto esibirsi lunedì prossimo in piazza Municipio.

“Fin quando sarò sindaco di questa città – ha scritto il primo cittadino della città litoranea – nessun cantante neomelodico si esibirà in piazza”. “La musica deve portare insegnamenti e arricchire non solo le orecchie ma soprattutto il cervello”, altra considerazione di Russo.

Una scelta che ha scatenato polemiche tra pro e contro neomelodici, categoria di cantanti, quest’ultima, che spesso le cronache hanno associato alla malavita locale, anche se, sottolineamo, nella circostanza, non è il caso di Leo Ferrucci. Tuttavia c’è chi, tra i commenti sulla bacheca del sindaco, cerca di fare una riflessione: “L’errore che non bisogna commettere è la non generalizzazione, per dirla in parole semplici non è da considerare per forza obbligatoria l’equazione che questo genere di musica venga sempre e solo ascoltato da persone di basso livello culturale; è di contro possibile però farsi aiutare da studi statistici che confermano una attrazione, verso questa musica, nella fascia di popolazione meno acculturata e più propensa ad uno stile di vita non rispettoso del vivere civile e quindi nel seguire le regole di base di una comunità, è purtroppo un dato di fatto non controvertibile. È per questo che comprendo, non per i suoi gusti musicali, ma per la carica che ricopre una attenzione del sindaco, per quanto riguarda la presenza, durante le manifestazioni, di un modello di musica non all’altezza con ciò che tutti auspichiamo per l’immagine del nostro territorio; in quanto altro dato indiscutibile è la connessione provata da vari studi e fatti di cronaca, tra questo mondo e la criminalità organizzata. Quando si è vinto le elezioni e si parlava di ‘Tuttanatastoria’, si intendeva e si intende ancora oggi, far uscire non solo Castel Volturno dal tunnel del degrado ambientale e dalle varie problematiche in essere ma anche e soprattutto fuoriuscire da un degrado di tipo sociale e antropologico. Confermo la mia condivisione sulla scelta di Dimitri, nel vietare negli anni a seguire, durante manifestazioni pubbliche questo genere musicale”. 

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