Addio al maestro Vito Russo, uno dei padri del Neapolitan Power

di Antonio Taglialatela

Aversa – Se n’è andato il maestro Vito Russo, musicista, compositore, insegnante e tra i padri del sound pop rock napoletano nato negli anni ‘60.

Lo scorso giugno, seppur in precarie condizioni di salute, l’artista aversano si era esibito nella sua città, sul sagrato della chiesa della Madonna di Casaluce, in via Roma, per il concerto de “La Prima Vera Band e Vito Russo”: una fantasia di celebri composizioni musicali eseguite dagli ex alunni della scuola ‘Parente’, dove Russo insegnava, a conclusione della terza edizione della rassegna “Maggio, mese della solidarietà”. Un sacrificio con cui ha salutato tutti coloro che amavano lui e la sua musica.

Alla guida della band “Vito Russo e i 4 conny”, tra il 1964 e il 1967, insieme a musicisti del calibro di James Senese (voce e sax) e Mario Musella (voce e basso), Russo diede vita ad un’inarrestabile movimento musicale, detto “Neapolitan Power” (letteramente “Potere napoletano”) che, passando per gli Showmen, avrebbe poi trovato il momento di maggior successo con Pino Daniele.

Con l’etichetta “King”, fondata da Aurelio Fierro, il gruppo partecipò al quattordicesimo Festival di Napoli, nel 1966, presentato da Pippo Baudo, con la canzone “Diciott’anne”.

“Semplice, umile, riservato, resterà nella storia della musica, un artista completo, un benemerito cittadino aversano”, commenta il professor Paolo Santulli, ex parlamentare e consigliere comunale di Aversa, il quale sottolinea come “i colleghi, gli studenti, gli amici piangono commossi la sua dipartita ma non la sua scomparsa, perché rimarrà in eterno, come l’arte che rappresentava”.

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