Strage Bangkok, mandato d’arresto per uno “straniero”

di Emma Zampella

Bangkok – C’è un mandato d’arresto per la strage di Bangkok, consumatasi nei giorni scorsi, causata da una violenta esplosione nel centro della città che ha provocato 22 morti e centinaia di feriti.

La polizia locale fa, infatti, sapere di aver emesso un mandato di arresto contro un giovane sospettato di essere il mandante dell’attentato. Gli agenti hanno aggiunto di considerare l’uomo uno straniero.  Diffuso anche un identikit. Lo riferiscono i media locali.

Gli investigatori sono inoltre sulle tracce di altri giovani che appaiono nel video, con una maglietta rossa e una bianca. Nel filmato, per quanto sgranato, i due sembrano far casualmente spazio al ragazzo con la maglietta gialla che poi lascia lo zaino a terra. Successivamente, si soffermano per una decina di secondi coprendo l’ultimo arrivato. La coppia di sospettati si allontana poi insieme, mentre il giovane contro cui è stato emesso il mandato di arresto li segue pochi secondi dopo e si allontana da solo, senza lo zaino.

Indizi che la polizia è pronta a pagare a caro prezzo: la polizia offre infatti 25mila euro a chi possiede maggiori informazioni circa l’attentatore.

Quella che sembra essere la pista prediletta dagli investigatori condurrebbe a una possibile vendetta degli uiguri, la minoranza musulmana turcofona in Cina, per il rimpatrio forzato di 109 di essi dalla Thailandia. Secondo il Bangkok Post, inoltre, l’intelligence thailandese aveva informazioni su un possibile attacco contro obiettivi cinesi a Bangkok dopo l’11 agosto. Il santuario Erawan è particolarmente frequentato da turisti cinesi, e finora tra i morti dell’attentato identificati sei sono cinesi.

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