Indonesia, dispersi tre italiani: stavano facendo immersione

di Emma Zampella

Giacarta – Sono tre i turisti italiani dispersi nel mare del Bornero in Indonesia: tra loro anche un belga. Gli uomini erano nel bel mezzo di un’immersione quando sono stati sorpresi da forti correnti e onde.

La Farnesina ha confermato la notizia, specificando di aver avvertito le famiglie dei tre e che l’ambasciata italiana è in costante contatto con le autorità locali impegnate nelle ricerche.

I tre stavano effettuando un’immersione subacquea, a cui hanno partecipato anche altri due italiani, che si sono limitati allo snorkeling, restando perciò in superficie, e sono rientrati. La notizia è stata data dal capo delle operazioni di ricerca e soccorso della provincia del Kalimantan orientale, Hendra Sudirman. La Farnesina si è subito messa in contatto con le autorità locali. Due italiani sono stati soccorsi e salvati, i due che erano rimasti quasi a riva, e anche la guida. Degli altri – Daniele B. di 36 anni e la sua compagna Valeria B. di 33, Alberto M. di 36, tutti lombardi – non c’era traccia. Spariti nelle acque. I due superstiti (Michela C. di 35 anni e Maurizio R. 36) erano rimasti in vicinanza della costa, per fare snorkeling, nuotate in superficie o in poca profondità con il boccaglio.

La guida che aveva accompagnato i sei turisti è stata ritrovata zoppicante ed è stata trasferita in ospedale. L’uomo, di nazionalità indonesiana, non è stato in grado di spiegare cosa possa essere accaduto ai suoi clienti. I cinque italiani e il belga avevano raggiunto con un motoscafo la piccola isola di Sangalaki, un punto rinomato per le immersioni subacquee. Nella zona c’erano forti correnti marine e onde alte due metri e mezzo. Quando non ha visto rientrare tutto il gruppo il pilota del motoscafo ha dato l’allarme. La guida ha detto che numerose imbarcazioni sono state inviate a perlustrare l’area ma finora non è stata trovata traccia dei quattro dispersi, anche perché le condizioni del mare non facilitano le ricerche. “Speriamo che siano stati trascinati dalla corrente su qualche isolotto e che siano in salvo”, ha affermato il funzionario indonesiano.

La speranza è che la corrente li abbia trascinati in un isolotto vicino, e che siano ancora vivi. È l’unica possibilità perché non si sia conclusa in una tragedia la vacanza di cinque italiani appassionati di sub (tre uomini e due donne, dall’età dai 33 ai 36 anni) che, con un belga, si sono immersi nelle acque che circondano l’isola di Sangalaki, che fa parte di una trentina tra piccole isole e atolli. C’è un precedente, che permette di non abbandonare le speranze: sette anni fa, tre inglesi rimasero dispersi per due giorni, ma poi furono ritrovati sani e salvi.

Le testimonianze raccolte dai media locali sono vaghe e incomplete. Le condizioni del mare erano pericolose “con onde alte due metri e mezzo”. Secondo i soccorritori i sub sono stati vittime delle correnti. “Nella zona soffiava un forte vento del sud. Non va bene per le immersioni” ha commentato Mugiono Balikpapan, che sta coordinando le ricerche che hanno coinvolto tutte le unità della marina, e che continueranno anche oggi.

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