Whirlpool, i lavoratori contro l’accordo: “Venduti”, gridano ai sindacati

di Redazione

Carinaro – “Venduti”. Lo hanno gridato ai sindacati gli operai della Whirlpool (ex Indesit) di Carinaro durante un’assemblea tenutasi, venerdì mattina, nello stabilimento casertano dopo l’accordo siglato giovedì al Ministero dello Sviluppo economico (leggi qui).

Presente Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl, che ha ritenuto il risultato raggiunto molto positivo rispetto alle intenzioni iniziali manifestate dalla multinazionale americana, ossia la chiusura dello stabilimento e oltre 800 esuberi. Oggi, invece, con l’arrivo dell’Emea il sito di Carinaro produrrà accessori e ricambi per i prodotti Whirlpool destinati ai mercati europei, africani e mediorientali.

Ma i lavoratori non sono soddisfatti, soprattutto perché su 815 unità soltanto 320, con turni da sei ore, continueranno a lavorare. “E’ solo una presa in giro, il problema non è stato affatto risolto, contrariamente a quanto gli ambienti aziendali e politici intendono far credere all’opinione pubblica”, commentano alcuni lavoratori.

Intanto, il 13 e 14 luglio i dipendenti saranno chiamati ad esprimersi, attraverso un referendum in fabbrica, sull’intesa siglata tra azienda, ministero e parti sociali.

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