Vicenza, usura ed estorsione: sequestrati beni per 1,7 milioni

di Redazione

Vicenza – La Guardia di Finanza di Arzignano ed il nucleo di polizia tributaria di Vicenza nei giorni scorsi hanno sottoposto a sequestro preventivo case di civile abitazione, autorimesse e terreni a Vicenza, Verona, Venezia e Brescia, nonché quote societarie, per un valore complessivo di oltre 1,7 milioni di euro.

L’attività – conseguenza diretta di complesse indagini per reati di usura ed estorsione, condotte a carico di un soggetto, O.P., 67 anni, nei cui confronti è pendente un procedimento penale al Tribunale di Vicenza – ha permesso di proporre all’autorità giudiziaria l’applicazione del sequestro preventivo di beni riconducibili direttamente e indirettamente al citato imputato, residente in provincia di Verona, finalizzato alla confisca cosiddetta “per sproporzione”.

La normativa, applicata per la prima volta a Vicenza, si basa sull’esecuzione di accertamenti patrimoniali riferiti al tenore di vita, nonché alle disponibilità finanziarie e patrimoniali di persone che, sottoposte ad indagini per reati di rilevante disvalore sociale, manifestano un’evidente sproporzione tra i beni o altre utilità possedute – delle quali non è possibile giustificare la provenienza ovvero di cui si abbia la titolarità, anche per interposta persona – ed il proprio reddito ovvero la propria attività economica.

L’accertamento patrimoniale deriva dalle indagini di polizia giudiziaria condotte dai finanzieri, negli anni 2012 e 2013, per reati di estorsione ed usura connessi all’erogazione di prestiti con tassi fino ad oltre il 230%, nel cui ambito sono state eseguite numerose perquisizioni ed applicate due ordinanze di custodia cautelare in carcere: una nei confronti di O.P., l’altra nei confronti di G.A., 44 anni, già residente ad Arzignano, indagato, nel recente passato, per rilevanti frodi fiscali e diffusi fenomeni di corruzione nonché, ultimamente, destinatario della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale.

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