Salerno, carceri e cure ai detenuti: il caso di Francesco Sorrentino

di Redazione

Salerno – Una lettera aperta al sindaco di Salerno per far sì che nel carcere di Salerno siano garantiti i livelli minimi di assistenza sanitaria. E’ quella scritta dai radicali dopo diverse denunce di casi di ritardi nelle cure destinate ai detenuti.

Il caso che ha fatto più discutere è quello di Francesco Sorrentino, ex esponente della “Nuova Camorra Organizzata” di Raffaele Cutolo, condannato a 30 anni per il sequestro di Franco Amato. Sorrentino ha lamentato per mesi dolori alla vescica e urina nel sangue ma solo quando l’emoglobina è giunta a livelli bassissimi e gli è stato diagnosticato un tumore alla vescica hanno avuto inizio veramente le sue cure.

Un episodio che ha spinto i radicali a chiedere al Ministero della Giustizia un’ispezione per verificare come vengono curati i detenuti nelle carceri, come ha spiegato, ai nostri microfoni, il segretario dei radicali salernitani Donato Salzano.

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