Perugia, smerciavano anabolizzanti: ai domiciliari il body builder “Big Bull”

di Redazione

Perugia – Operazione “Big Bull” dei carabinieri dei Nas di Perugia conclusasi con il sequestro di migliaia tra compresse e anabolizzanti in cinque regioni italiane.

Nella vicenda sono coinvolti un body builder perugino di 35 anni, finito ai domiciliari, conosciuto a livello mondiale e considerato uno dei punti di riferimento dove acquistare i medicinali, e un farmacista 42enne di Falconara. Per la compagna dell’atleta, che abita a Torino, è stato disposto l’obbligo di firma.

Le forze dell’ordine hanno eseguito – tra le province di Milano, Torino, Perugia, Ancona, Brescia e Ragusa – ventisei perquisizioni tra palestre, modelli e personal trainer in tutta Italia, indagati per presunta compravendita illegale e cessione di farmaci anabolizzanti e stupefacenti e ricettazione.

Tutto è partito da un’indagine del 2013 e terminata lo scorso settembre. In questo periodo sono state sequestrate 5mila pasticche e 2mila fiale anabolizzanti. Secondo gli inquirenti sono coinvolti quattro tra culturisti e preparatori che avrebbero portato avanti un traffico clandestino di medicine.

L’indagine era nata dalla segnalazione di un farmacista scrupoloso che aveva notato ricette strane firmate da un medico deceduto. A settembre scorso un noto body builder di Spoleto era stato arrestato e un secondo indagato. Nel prosieguo da questo soggetto è emersa l’esistenza di una rete di acquirenti di sostanze: 26 soggetti collegati, quasi tutti umbri, alcuni residenti in altre regioni.

Durante l’indagine, attraverso pedinamenti, tabulati e intercettazioni, si è scoperto che il body builder finito ora ai domiciliari era considerato un ‘maestro’ chiamato dai suoi adepti ‘Big Bull’. Era considerato un guru, che prescriveva i farmaci, settava i dosaggi. In caso di problemi, come mancanza di sonno, difficoltà ad urinare. Lui suggeriva i problemi.

Tra i farmaci usati anche molti diuretici, oltre a steroidi anabolizzanti e cortisonici, perché in prossimità delle gare gli atleti avevano la “necessità” di liberarsi dai liquidi per avere una maggiore definizione muscolare.

Gli indagati (33 a settembre più i 26 della nuova ondata), sono per lo più persone che frequentano il mondo della palestre: body builder, modelli, personal trainer ma anche farmacisti compiacenti. Nel corso delle ultime perquisizioni, nella rete è finito un farmacista di Falconara, arrestato in flagranza, a casa del quale sono stati trovati circa 30 scatoloni di farmaci proibiti defustellati e anche sostanze stupefacenti.

Ma quello delle farmacie era solo uno dei canali di approvvigionamento. L’altro è internet: agli atleti venivano spacciati farmaci provenienti da Inghilterra, India, Grecia, Moldavia comprati e consumati senza controllo.

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