Marò, proroga di 6 mesi per Latorre. Pantaleoni: “Non è ora che li impicchino?”

di Stefania Arpaia

New Delhi – La corte suprema indiana ha deciso di prorogare di 6 mesi il tempo del permesso di Massimiliano Latorre, uno dei Marò, di rimanere in Italia per le cure necessarie dopo aver subito un intervento al cuore lo scorso 5 gennaio.

Dopo l’attacco ischemico del 31 agosto scorso, Latorre ha bisogno di un lungo periodo di convalescenza per poter tornare in salute. L’uomo, che ad aprile aveva già ottenuto una proroga di tre mesi che sarebbe scaduta mercoledì 15 luglio, potrà così continuare a curarsi in Puglia.

I giudici hanno quindi fissato un’udienza per il 26 agosto per ricevere il rapporto ufficiale del governo sulla questione.

Nel frattempo, l’altro fuciliere di Marina, Salvatore Girone, si trova ancora bloccato a New Delhi dove risiede nell’ambasciata italiana.

Intanto, un commento choc da parte del segretario di Rifondazione comunista di Rimini, Paolo Pantaleoni, sulla questione ha suscitato diverse polemiche. “Non è ora che impicchino i due Marò?”, aveva scritto su Facebook l’uomo prima di pubblicare un post di scuse. 

“L’ho detto nei giorni scorsi alla stampa locale, lo ripeto oggi: il mio post sui Marò – scrive in una dichiarazione sempre su Facebook – è stato una colossale scemenza, di cui mi scuso con tutte le persone che ho urtato, ferito ed infastidito”, ha dichiarato prima di dimettersi dall’incarico.

“La mia – ha aggiunto – voleva essere una battuta a fronte dei tanti politici che usano parole violente contro i profughi e gli stranieri, ma, ribadisco, è stata una battuta sbagliata e altrettanto violenta: una violenza verbale che è esattamente ciò in cui non credo. Perciò sono doppiamente mortificato. Mi scuso anche con il mio partito, Rifondazione Comunista, con la comunità politica di donne e di uomini di cui faccio parte: ciò che ho scritto è distante anni luce da ciò che pensa e pratica il Prc. Mi scuso sapendo che in questi giorni siamo impegnati a fianco del popolo greco e invece Rifondazione andrà sui giornali per questa mia scemenza. Convinto di tutto questo, rimetto il mio incarico a disposizione della Federazione di Rimini”, ha concluso. 

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