Il “Fattore X” per risolvere la crisi delle nascite

di Redazione

Castellammare di Stabia (Napoli) – Nella città delle acque l’hanno già definita “Fattore x mania”. Il romanzo scritto da Giuseppe Atte e Giancarlo Balzamo, è già ai primi posti delle vendite in libreria.

“Fattore x” è stato presentato nel suggestivo ed elegante scenario della terrazza dell’hotel Miramare di Castellammare di Stabia. Il libro è destinato a suscitare per la sua particolarità tanta curiosità e diventare una sorta di best seller dell’estate.

Edito da Nicola Longobardi, e scritto da Giuseppe Atte e Giancarlo Balzamo, il volume tratta in maniera originale e surreale il tema della crisi che attanaglia l’umanità. Crisi che evidentemente non è solo economica ma anche sociale e di valori.

Un romanzo ambientato nel 2020, anno in cui in America si registra una crisi economica senza precedenti, al punto che il governo americano è costretto ad usare rimedi anche drastici: uno su tutti imporre alle famiglie un limite per le nascite, indicando in un figlio per famiglia l’antidoto per contrastare la crisi.

Ecco che da questa decisione nascono una serie di problemi ed equivoci che sfociano talvolta nel tragicomico e nel paradossale. Si legge allora di aziende che vendono articoli per bambini che falliscono, di chimici che perdono salute e denaro per arrivare ad una soluzione e di anticoncezionali che registrano ovviamente impennate di vendite.

Fino a quando uno di questi chimici non inventa di sana pianta un prodotto, “rivisitato e corretto”, il “fattore X”. Insomma, basta aggiungere dello sperma nei detergenti intimi e il gioco è fatto: da questa idea geniale la lettura degli undici capitoli scorre in maniera divertente grazie ad intrecci ed aneddoti che rendono il romanzo particolarmente avvincente, fino al finale a sorpresa.

“Per noi – dice l’autore del romanzo Giuseppe Atte – è una vera e propria sfida. Ci siamo divertiti a scriverlo, e sappiamo già che diventerà presto un film. La curiosità? Ho scritto questo libro, non avendone mai letto uno!”. “Mio zio – dice Giancarlo Balzamo, coautore – è venuto un giorno a casa mia, dicendo di avere una storia interessante scritta molti anni fa. Cosa ho provato? Una sfida, che mi ha coinvolto molto. Una idea originale e intrigante”.

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