Fiumicino, caos per un black out: passeggeri sul piede di guerra

di Stefania Arpaia

Roma – E’ ancora caos all’aeroporto Fiumicino di Roma per un black out che ha provocato non pochi disagi agli sfortunati passeggeri.

Dopo l’incendio avvenuto nella vicina pineta di Focene che aveva provocato, lo scorso mercoledì, ritardi di oltre 10 ore sui voli, la situazione continua a peggiorare a causa di un blackout elettrico. In tilt i sistemi di smaltimento bagagli e lunghe code ai check-in. Si sarebbero susseguiti due sbalzi di corrente probabilmente provocati dal surriscaldamento delle cabine elettriche.

“Dalle ore 12.10 è tornata la corrente elettrica in tutto lo scalo rendendolo di nuovo pienamente operativo. La mancanza di energia elettrica – dice Aeroporti di Roma – è durata circa una ventina di minuti, fino alle 12.10, a causa di un corto circuito presso una cabina di media tensione di Porto. L’evento ha provocato pochi disagi, come il blocco di alcune scale mobili”, dice la società.

Non ci sarebbero stati ulteriori ritardi sui voli, hanno confermato fonti locali. Tuttavia, la situazione è ancora delicata perchè sono molte le persone che sono state costrette a dormire in aeroporto, senza assistenza, in attesa di essere “riprotetti”, cioè imbarcati su voli sostitutivi.

“Il nostro volo – ha spiegato un passeggero diretto a Venezia – era programmato ieri sera alle 21.05, dopo che eravamo già arrivati in ritardo via Cagliari; abbiamo atteso invano fino ad oltre le due di notte ma poi è stato definitivamente cancellato. Dopo mezzanotte la situazione è diventata critica: c’erano almeno 500 persone davanti al banco Alitalia in attesa di informazioni sui propri voli. Alcuni poi partivano, seppure dopo ore, altri sono stati soppressi. Ora dovremmo partire alle 14.30: abbiamo trascorso la notte in albergo spesati da Alitalia”.

Alcuni testimoni avrebbero addirittura raccontato di aver raggiunto l’aereo e di essere saliti sul velivolo dove poi hanno atteso il decollo oltre 40 minuti, completamenti abbandonati dal personale di volo. Dopo aver allertato la polizia sono stati liberati.

A peggiorare ancora di più la situazione è il problema dei ritardi nella consegna dei bagagli che nel frattempo, con l’aumento dei passeggeri per le vacanze estive, è riesploso.

“I disservizi che si stanno creando per quanto riguarda la riconsegna bagagli e l’assistenza sottobordo ricadono sotto la responsabilità delle società di handling che lavorano direttamente per le compagnie aeree – ha scritto su Facebook Adr – Dal canto suo, Adr, comunque, per arginare il più possibile i disagi per i passeggeri non può far altro che mettere a disposizione una task force di qualche decina di unità a supporto, soprattutto sul fronte riconsegna bagagli”.

L’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile: “Si sta riprendendo con i voli normali, ma ora bisogna riproteggere i passeggeri di alcuni voli che non sono potuti partire ieri”.

Alitalia: “La situazione prosegue verso la normalità. Ci sono inevitabili ritardi che si sono accumulati dalla serata di mercoledì ma c’è di nuovo piena operatività e i ritardi sono limitati, riguardano solo pochi voli”.

Intanto, dal Viminale hanno confermato che l’incendio che interessò il Terminal 3, lo scorso 7 maggio, non fu un rogo doloso.

 

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