Tariffa Tari, il comitato anti-Iap avverte opposizione: “Delibera sbagliata”

di Redazione

Sant’Arpino – In previsione del consiglio comunale del 24 luglio avente fra l’altro all’ordine del giorno “Rettifica delibera di consiglio comunale n. 16 del 07/10/2014 – Tariffa Tari”, il comitato “anti Iap” ritiene opportuno, alla luce delle comuni battaglie sul tema, far presente ai consiglieri di opposizione, attraverso una lettera, “che a nostro giudizio la proposta contenuta nel corpo della delibera e l’oggetto stesso della delibera, sono sbagliati e non risolvono il problema posto da questo comitato di liberi cittadini. Noi abbiamo fatto una battaglia per dimostrare che le aliquote applicate dalla Iap erano più alte di quelle votate in giunta e in consiglio comunale e tale rettifica non risolve il problema. Per darvi una panoramica esaustiva della problematica e per farvi notare anche le innumerevoli inadempienze della Iap ci permettiamo di riepilogare il tutto”.

Ecco quanto riporta la lettera inviata ai consiglieri di minoranza dal comitato:

<<L’avviso di pagamento del conguaglio Tari 2014, scaturito dalla determina n. 96 del 19/03/2015, è arrivato a casa della stragrande maggioranza dei cittadini dopo il 31 marzo 2015, data di scadenza del pagamento citato sia nella determina n. 96 sia nell’avviso della Iap. Inoltre l’avviso è pervenuto a casa dei contribuenti senza notifica ma semplicemente lasciato in buca postale. Due inadempienze molto gravi che lasciano comprendere l’inefficacia della Iap.

Come a voi noto, le tariffe Tari 2014 sono state approvate con delibera di giunta n.86 del 10 settembre 2014 e tale delibera porta ancora allegata la tabella riepilogativa consultabile sia presso gli uffici comunali oltre che sul sito internet del comune contente  aliquote Tari 2014  inferiori rispetto a quelle applicate dalla Iap. La stessa delibera di giunta n.86 contiene il parere favorevole del revisore dei conti e viene richiamata poi nel corpo della delibera di consiglio n.16.

Successivamente il consiglio comunale, in data 7 ottobre 2014, con delibera n.12 vota il regolamento della tassa sui rifiuti (Tari) e le aliquote che distinguono la parte fissa e la parte variabile per ogni categoria. La delibera sia agli atti comunali sia sul sito internet del comune porta allegata la tabella con aliquote. Essa è identica a quella contenuta nella delibera di giunta n.86 di settembre. Tale delibera n.12 recita: “delegare il Responsabile del Servizio Tributi a trasmettere copia della presente delibera e del regolamento in oggetto al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento delle finanze, nei termini e con le modalità previste dalia normativa vigente”. Dunque la delibera di consiglio comunale n.12 con allegata tabella andava inviata al Mef, perché così hanno votato e deciso i consiglieri comunali  tanto è vero che contiene dentro allegata la tabella con le aliquote Tari 2014 che  ripeto, sono inferiori rispetto a quelle applicate dalla Iap.

Stranamente al Mef dipartimento delle finanze al posto della delibera consiliare n. 12 viene mandata la n.16 del consiglio che riporta scritto: “trasmettere, ai sensi dell’art. 9 del Dpr 158/1999 all’Osservatorio Nazionale sui rifiuti” in quanto contiene il piano finanziario. Dunque la 16 NON andava inviata al MEF, ma all’osservatorio nazionale rifiuti, come hanno votato i consiglieri comunali e  tale delibera non contiene allegata la tabella con aliquote TARI ma ha allegato il verbale della seduta, il parere dei revisori dei conti e il piano finanziario. Nella delibera di consiglio n. 16 viene anche richiamata  all’interno  la delibera di giunta n.86 che non viene mai rettificata e dunque rimane valida ed approvata con tutti gli allegati.

Al Mef come “per miracolo” insieme alla delibera n.16 compare anche una tabella con aliquote Tari più alte mai vista prima e non votata in giunta (N.86/14) in consiglio comunale (N.12/14). In sintesi al Mef risulta inviata una delibera sbagliata contente una tabella diversa da quella approvata in giunta e consiglio e contenente le aliquote Tari più alte. Da qui nascono le proteste del comitato, in quanto a Roma risulta una tabella diversa dalle due votate a Sant’arpino.

Di fronte alla vostra interrogazione consiliare, vennero chieste delucidazioni alla Iap che rispose con una nota, letta dall’assessore in consiglio comunale, in cui   sosteneva che non vi erano difformità fra delibere Mef e delibere di consiglio comunale. Nulla di più falso è stato mai detto in un consiglio comunale d’Italia, e la proposta di rettifica oggi in discussione ne è la prova lampante.

Alla luce di quanto sopra:

1) Non è vero, come scrivono nella proposta di delibera, che la n. 16 non contiene in allegato alcune pagine del piano finanziario. La delibera n. 16 contiene le pagine del piano finanziario ed il parere del revisore dei conti che si esprime in modo favorevole  per quanto riguarda le tariffe Tari  votate in delibera di giunta n.86. Arrivata al Mef compare poi anche  una tabella Tari 2014 diversa da quella approvata a Sant’Arpino in giunta con la n. 86.ed  in consiglio con la n.12.

2) Non è vero, come scrivono nella proposta di delibera del prossimo consiglio comunale, che occorre rettificare la delibera n.16 poiché da tale rettifica discende la tabella “…già pubblicata sul sito del Ministero dell’economia e delle Finanze” quello che bisogna modificare è il contenuto della delibera ed il parere del revisore dei conti che si esprime in modo favorevole sulla tabella allegata alla delibera di giunta n.86 che viene votata senza alcun cambiamento da parte dei consiglieri.

3) Vanno cambiate le decisioni dei consiglieri comunali in quanto nella seduta del 07/10/2014 hanno deliberato di inviare la n. 16 all’Osservatorio nazionale dei rifiuti e non al Mef. Nella stessa seduta hanno deliberato di inviare la n.12 al Mef con allegata la tabella con le aliquote più basse.

In sostanza   avrebbero dovuto rettificare le delibere di giunta n.86/14 e di consiglio n.12/14 in quanto contengono le tabelle Tari 2014 con aliquote diverse ed inferiori ed avrebbero dovuto cambiare il parere del revisori dei conti, ora ci troviamo in un guazzabuglio giuridico con delibere che si contraddicono fra loro, con diverse tabelle in giro, con un parere del revisore dei conti mancante sulla tabella con le aliquote più alte che  si vuole inserire in delibera 16 con la rettifica proposta in consiglio comunale..

Tale proposta aumenta la confusione generale e rende tutto illegittimo, come il ruolo suppletivo Tarsu 2011 ove, oltre all’errore della moltiplicazione fra metri quadrati e tariffa che rende l’avviso nullo, viene emanato senza un atto amministrativo di Giunta che stabilisca quale sia la tariffa da applicare. Infatti la Iap nella nota inviata in questi giorni non scrive quale sia la tariffa applicata in quanto non lo può decidere lei. Lo stesso ruolo poi non tiene conto delle verifiche fatte con incroci catastali e delle elusioni scovate e pertanto non tratta tutti i cittadini allo stesso modo creando sperequazione in quanto il costo non viene diviso in base ai metri quadrati reali delle case di tutti i cittadini>>.

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