Salta Consiglio comunale, L&D: “Sventato aumento di imposte”

di Redazione

Sant’Arpino – “È stato solo grazie alla risolutezza del gruppo consiliare di ‘Sant’Arpino Libera@Democratica’ se un vero e proprio salasso non si è abbattuto sui santarpinesi”. Così, in una nota, i consiglieri comunali di opposizione che hanno lasciato la seduta del civico consesso di stamattina facendo venire meno il numero legale e decretando lo scioglimento anticipato della seduta consiliare, impedendo l’approvazione dei punti all’ordine del giorno che prevedevano un salatissimo inasprimento della pressione fiscale sui cittadini atellani”.

Ecco il testo che spiega le ragioni della scelta di L@D letto in aula da Francesco Capone.

“I consiglieri comunali Francesco Capone, Elpidio Iorio, Caterina Tizzano, Adele D’Angelo ed Elpidio Maisto 

OSSERVATO che i lavori dell’odierno Consiglio Comunale, nella predisposizione dei relativi atti deliberativi denotano l’assoluta mancanza di un atteggiamento finalizzato alla creazione di un clima in grado di avviare un confronto costruttivo su delicati ed importanti aspetti della vita comunitaria di questo paese;

CONSTATATO che la proposta di deliberazione di cui al punto 2 dell’odg non ha tenuto conto di quanto deciso e determinato in sede di Commissione di Bilancio e in particolare presenta aspetti di dubbia legittimità in ordine alla “sanatoria” degli atti assunti in Consiglio per rettificare la famigerata questione delle aliquote TARI anno 2014 che per quanto ci riguarda alimenta un diffuso senso di confusione che si va ad aggiungere a quella già creato fortemente dalla IAP su questo ed altri ruoli. Una confusione che danneggia i nostri cittadini – utenti e che soprattutto non porta benefici alle nostre precarie casse comunali al punto che ci si chiede cosa ancora bisogna aspettarsi per porre fine al rapporto con questa società che non solo ha un costo notevole per il nostro bilancio ma è diventata anche un incubo dei nostri cittadini per lo scarso servizio che rende!

CONSIDERATO che i provvedimenti di cui ai punti 8, 9, 10, 11, 12 – ovvero quelli relativi ad un forte inasprimento della pressione fiscale sui nostri cittadini, provvedimenti che segnano una ulteriore ferita per questo paese – avrebbero richiesto un approfondito confronto di carattere politico e che così, come, invece, deciso, assumono il carattere di un ulteriore salasso nei confronti dei cittadini di S.Arpino, che sono i destinatari di tali provvedimenti e che  vengono trattati come sudditi e nei confronti dei quali si continuano a mettere le mani in tasca senza che possano almeno esprimere una qualche opinione;

OSSERVATO, ancora, che si aumenta l’Imu sulla seconda casa portandola dal 7 all’8 per mille; si aumenta la Tasi dall’1 all’1,50 per le abitazioni principali; l’addizionale Irpef addirittura raddoppia dallo 0,4 allo 0,8 (il cento per cento); la tassa dei rifiuti si implementa di oltre 100.000 euro con conseguente maggiore esborso per i cittadini nella copertura del costo del servizio che arriva alla stratosferica cifra di circa due milioni di euro; per non dire della beffa per il consumo dell’acqua che a fronte di un’apparente riduzione della partecipazione del cittadino dal 90 al 75%, il costo effettivo dell’acqua aumenta consistentemente;

PRESO ATTO che, come certificato nella proposta di deliberazione di cui al punto 7 questo Comune, a seguito del riaccertamento dei residui attivi e passivi presenta un disavanzo tecnico di 1.914.487,91;

CONSIDERATO, inoltre, che tali provvedimenti vengono assunti in costanza di una amministrazione delegittimata, incapace e senza alcuna dignità politica come emerge dalla lettura degli atti all’odg di questa seduta del Consiglio Comunale;

RITENUTO di dovere prendere le distanze in maniera netta ed inequivocabile di fronte a questa grave ferita che si aggiunge al dolore che già vive la nostra Comunità per le tristi vicende degli ultimi tempi,

SI DECIDE

in forma di forte protesta di non partecipare al prosieguo dei lavori del Consiglio Comunale odierno, sottolineando in tal modo l’assoluta condanna dei provvedimenti in discussione – soprattutto quelli che comporteranno un maggiore esborso di denaro da parte delle famiglie santarpinesi – e l’inconsistenza di questa maggioranza, insieme alla responsabilità di aver ipotecato il futuro delle giovani generazioni indebitandole fino al 2044, condannando di conseguenza il paese ad un degrado senza speranza!”. 

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