Rifiuti, la Senesi batte cassa: “Mancano due mensilità e revisione canone”

di Redazione

Aversa – Con nota protocollata al Comune di Aversa, e per conoscenza alla Prefettura di Caserta, alla Procura della Repubblica di Napoli Nord e alla Corte dei Conti, la Senesi spa, società incarica del servizio di raccolta rifiuti, sottolinea l’ulteriore contestazione di inadempimento da parte del comune all’obbligazione di versamento del corrispettivo di svolgimento del servizio per il rapporto di servizio già in essere, nonché la conferma del preavviso di declinatoria all’ulteriore svolgimento del servizio a far data dal prossimo 15 luglio in costanza dell’adempimento della stazione appaltante e del conseguente gravissimo pregiudizio in danno della parte appaltatrice.

“La Senesi – si legge in una nota – con vivo stupore, ed ancora una volta, resta sorpresa della posizione minimizzante dell’Amministrazione della città di Aversa e rimarca che l’Ente comunale, quale stazione appaltante del servizio di igiene urbana sul territorio e raccolta differenziata di rifiuti urbani ed assimili rep 7693, risulta oggi inadempiente dell’obbligazione di versamento dei corrispettivi relativi: canoni di mensilità relativi ai mesi di Marzo ed Aprile 2015; alla revisione del canone dell’anno 2014 e relativo adeguamento sul canone 2015; alla fornitura di sacchetti relativi all’anno 2012 come da decreto ingiuntivo già notificato”.

“Per un totale di circa 1 milione e mezzo di euro, oltre ad altre partite. La Senesi spa denuncia e contesta tale gravissimo inadempimento nonché intima al comune di Aversa l’immediato pagamento degli importi di danaro sopra indicati a titolo di corrispettivo dovuto, ricordando che nel mese trascorso l’azienda ha dovuto sostenere la corresponsione della quattordicesima mensilità unicamente alle spettanze di giugno. La Senesi, alla dichiarata necessità di garantire oltremodo il pagamento da parte dell’Ente esclusivamente delle spettanze ai propri dipendenti, ribadisce con forza che i servizi contemplati dal contratto in oggetto sono da considerarsi a tutti gli effetti servizi pubblici e costituiscono attività di pubblico interesse, finalizzata ad assicurare un’elevata protezione dell’ambiente”.

“La Senesi – conclude la nota – è ancora una volta sinceramente dispiaciuta per l’assoluta sordità prestata innanzi a ripetute segnalazioni volte esclusivamente a conseguire la corresponsione di quanto dovuto dalla parte pubblica con grave rammarico verso i territori serviti, si riserve le necessarie iniziative di tutela in relazione ai pregiudizi subiti dalla condotta inadempiente sopra segnalata”.

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