Pd: “La maggioranza lasci, c’è bisogno di risanare Orta”

di Redazione

Orta di Atella – Chi pensa che Orta debba identificarsi nell’immagine che sta dando, già da anni, con indegne pratiche amministrative e con personali e colpevoli illegalità, non fa giustizia alla storia e all’atellanità vera degli ortesi. Così come chi pensa che il senso di civica e democratica partecipazione sia svanito, è in errore. Esso, invece, è vivo e attento.

Chi ha partecipato alle precedenti, altre amministrative, colse in pieno i problemi del paese già allora e, già allora, si capì che era l’insieme di forze autenticamente democratiche, amanti della legalità, consapevoli di dover lavorare non per sé ma per il paese la vera unica scelta per sradicare sistemi fallimentari, pericolosi per i cittadini perché illegali.

Il Pd è stato il motore per determinare tale strada di sinergia democratica, lasciando da parte ogni velleità di qualsiasi tipo. Ora, ancora di più, non è in gioco il successo di persone o di un partito, ma l’urgenza di risanare Orta. Il successo del Pd ad Orta delle ultime elezioni regionali dimostra come i democratici abbiano a cuore che a rappresentare Orta e il territorio siano persone capaci, operative e non assetati di potere ad uso e consumo proprio.

La stessa consapevole valutazione è stata fatta dal Pd, come da tutte le forze che hanno sempre combattuto un decennio sistema di illegalità, nel rifiutare una sfacciata e pericolosa continuità nelle recenti amministrative di Orta. Un rifiuto netto. Un rifiuto viscerale di un sistema clientelare-concussivo-corruttivo che ha fatto scuola, calpestando la legalità, relegando all’angolo gli onesti, i buoni propositi, la dignità delle persone.

Gli stessi ultimi episodi di pratiche comportamentali nel Comune mettono in evidenza proprio la drammaticità di un sistema diffusamente clientelare e senza alcuna regola, colpevoli sicuramente gli attori ma ancora di più chi è artefice e regista. Sistema in cui il deviato è vittima esso stesso, si può dire, dell’illegalità perché in tale “organizzazione” di favori e scambi è difficile tirarsi fuori se non si hanno “spalle larghe” fatte di personalità libere, con senso del dovere, con un codice morale consolidato.

Pochi sono gli “eroi” sfuggiti a tali comportamenti dove l’illegalità è quasi incentivata, proposta, offerta al cambio di tacite condivisioni. Il Pd non ci sta a questo sistema. Il Pd non è stato presente alle ultime elezioni amministrative, e l’abbiamo detto chiaramente attraverso un manifesto pubblico, solo perché ’ rispettosi del lavoro che sta svolgendo la prefettura attraverso la Commissione d’Accesso e consapevoli che si deve amministrare nella chiarezza e trasparenza, partendo dalla reale situazione e non nelle ambiguità in cui ancora versa l’Amministrazione ad Orta.

Il Pd è un partito fortemente radicato sul territorio e lo ha dimostrato attraverso il suo impegno alle regionali ottenendo un forte consenso, spontaneo e non mercanteggiato. A questa maggioranza che altro non è che il prosieguo della maggioranza uscente, chiediamo, alla luce anche degli ultimi avvisi di pagamento emessi della Corte dei Conti, un atto di rispetto nei confronti di consiglieri comunali eletti per la prima volta e di tutti quei cittadini che ancora una volta hanno creduto in voi e prima che sia troppo tardi: dimettetevi.

Il Pd ci sta a costruire quella che è l’unica strada democratica per “rifondare” la politica ad Orta: creare la forza delle coscienze. Creare, da subito, una convenzione di forze democratiche, partiti, ex-partiti, associazioni, rappresentanti di zone e di quartieri e singoli cittadini per condividere un “progetto positivo”. E’ l’appello che lancia il Pd per costruire insieme una classe di dirigenti e futuri amministratori che abbiano coraggio e capacità di togliere questa nostra amata cittadina dalla melma che l’ha invasa.

Il circolo del Partito Democratico di Orta di Atella 

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