Napoli, sgomberato il campo rom di via Galileo Ferraris

di Redazione

Napoli – Ultimato lo sgombero del campo rom di via Galileo Ferraris, sequestrato dalla polizia municipale su disposizione della procura. Nell’area in cui vivevano 350 persone, sono state abbattute 140 baracche abusive e trovate alcune auto rubate.

53 occupanti del campo, tra i quali 18 minorenni, sono stati trasferiti nella ex scuola “Deledda” di Soccavo, trasformata in struttura di prima accoglienza. Gli altri hanno trovato autonomamente altre sistemazioni abitative.

Il campo era stato realizzato abusivamente su un’area di circa 98 mila metri quadri di proprietà della società milanese “Aedilia Sviluppo”. Gli abitanti avevano messo in piedi 128 baracche di legno e 12 case in muratura, tutte prive di impianto fognario ed acqua corrente in un contesto di forte degrado igienico e sanitario, con servizi igienici rudimentali. Intorno alle case, c’erano circa 6mila metri cubi di rifiuti speciali.

La baracche sono state demolite ed è stata avviata la bonifica dell’area. Gli agenti della polizia municipale coordinati dal comandante Ciro Esposito hanno trovato nel campo due furgoni rubati, due auto con falsa intestazione, quattro carcasse di veicoli e cinque auto prive di contrassegno assicurativo. Sul campo anche il capitano Sabina Pagnano, del nucleo Tutela minori e il capitano Enrico De Nicola della polizia Ambientale.

Quello di Galileo Ferraris è il terzo sgombero di campi rom disposto dalla sezione reati ambientali della procura, diretta dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso. I primi sono stati eseguiti il 6 luglio ed il 10 luglio in via Pallucci ed in via Pacioli.

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