Caserta – Una proroga di 18 mesi, rispetto alla scadenza del prossimo 25 luglio, quella chiesta alla Regione Campania dal Consiglio provinciale di Caserta per l’approvazione dei Puc (Piani urbanistici comunali) da parte dei Comuni.

Sono diversi, infatti, i comuni casertani che, ad oggi, non hanno approvato lo strumento urbanistico e certamente saranno impossibilitati a farlo entro due settimane. La motivazione è legata alle difficoltà finanziarie degli Enti, in particolare alle spese da sostenere per conferire incarichi tecnici di redazione dei piani, che spesso sforano il tetto dei 100mila euro.

Il parlamentino di Corso Trieste, anche in virtù del fatto che, con la nuova normativa, ora è rappresentato in gran parte da amministratori comunali in carica, i quali hanno dunque ben chiara la situazione, si è fatto portavoce delle istanze degli Enti locali, chiedendo alla nuova giunta guidata dal governatore Vincenzo De Luca di posticipare, a fine 2016, l’approvazione dei piani.

La parola, adesso, spetta alla Regione che già l’anno scorso aveva concesso una proroga. Infatti, a partire dal 17 luglio del 2012 è cambiata, in parte, la disciplina degli interventi sul territorio nei 104 Comuni della Provincia di Caserta con l’entrata in vigore del Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale). Quest’ultimo prevedeva che i Comuni che, entro il gennaio 2014, non avessero avuto vigente il Piano urbanistico comunale, ai sensi della legge regionale della Campania numero 16/2004, sarebbero andati incontro a diversi problemi come l’ulteriore riduzione dell’attività edilizia e il ridimensionamento dell’imposta sugli immobili, tenendo conto che il declassamento dell’utilizzabilità delle aree ai fini dell’edificabilità porta ad una riduzione del gettito. Senza dimenticare l’aumento dell’abusivismo edilizio.

Rischi a cui i comuni casertani andrebbero incontro se la Regione non concedesse la proroga.

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