Papa Francesco su Medjugorje: “Siamo lì lì per prendere decisioni”

di Gabriella Ronza

Papa Francesco ha riparlato di apparizioni e veggenti, senza però citare quelle ancora attive a Medjugorje, durante l’omelia della messa a Santa Marta, e si è lasciato andare a critiche su “coloro che sempre hanno bisogno di novità dell’identità cristiana e hanno dimenticato che sono stati scelti, unti; quelli che hanno la garanzia dello Spirito”.

Il Pontefice ironizza benevolmente: “Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio?”. Fino ad affermare che “questa non è identità cristiana, l’ultima parola di Dio si chiama Gesù e niente di più perché la Madonna non manda emissari”.

Durante il viaggio apostolico a Sarajevo, in cui si era detto “pellegrino di pace e dialogo”, il papa aveva annunciato che presto avrebbe fatto conoscere l’orientamento della Chiesa sulle apparizioni di Medjugorje.

Sulle apparizioni mariane bosniache, infatti, lo stesso Bergoglio, come riporta “Il Corriere della sera”, ha dichiarato: “Siamo lì lì per prendere decisioni”. Il verdetto potrebbe arrivare già in una delle prossime riunioni plenarie della Congregazione per la Dottrina della Fede, che si raduna l’ultimo mercoledì sera, ma l’ultima parola spetterà al pontefice.

Le apparizioni vanno avanti dal lontano 24 giugno 1981. Protagonisti della vicenda furono sei bambini, oggi adulti, che sostennero di aver visto una figura femminile luminosa sul sentiero che costeggia il Podbrdo (località della Bosnia-Erzegovina) con in braccio un bambino. Attualmente, solo tre dei sei veggenti di allora ammettono di continuare a vedere la Madonna tutti i giorni.

Negli ultimi anni l’attenzione mediatica su Medjugorje è aumentata sempre di più e sono tanti i fedeli che hanno testimoniato guarigioni e prodigi avvenuti in quella terra.

“Sul problema di Medjugorje Papa Benedetto XVI, a suo tempo, aveva fatto una commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini; c’erano anche altri cardinali, teologi e specialisti lì. Hanno fatto lo studio e il cardinale Ruini è venuto da me e me lo ha consegnato, dopo tanti anni, non so, 3-4 anni più o meno. Hanno fatto un bel lavoro. Il cardinale Mueller (prefetto della congregazione per la dottrina della fede) mi ha detto che avrebbe fatto una feria quarta, ossia un’apposita riunione, in questi tempi” aveva esposto ad alcuni giornalisti il papa sull’aereo di ritorno da Sarajevo.

Nel 2013 Bergoglio aveva dichiarato: “La Madonna è Madre e ama tutti noi! Non è un capo ufficio della posta, per inviare messaggi tutti i giorni! Queste novità allontanano dal Vangelo, allontanano dallo Spirito Santo…”.

Oggi, aspettando un esito definitivo, la Chiesa tende ufficialmente a rispettare le decisioni dei vescovi dell’ex Jugoslavia nella dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991: “Sulla base delle ricerche finora compiute, non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni di natura soprannaturalè”. Pertanto, “non è consentito al clero e ai fedeli di nessuna diocesi di partecipare a incontri o celebrazioni pubbliche nelle quali verrebbe data per scontata la loro attendibilità”.

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