Immigrazione, tensione Francia-Italia. Alfano: “Europa egoista”

di Stefania Arpaia

Ventimiglia – Prosegue la tensione tra Francia e Italia sul versante Ventimiglia dove un gran numero di immigrati che tentavano di raggiungere il territorio francese sono stati fermati dalla gendarmerie. 

“Voglio dire chiaramente che la frontiera italo-francese non è mai stata chiusa, Schengen non è mai stato sospeso – ha detto un alto responsabile della prefettura delle Alpes-Maritimes – la circolazione autostradale e ferroviaria non è mai stata interrotta.

“La Francia non ha sospeso Schengen ma ha reintrodotto i controlli fissi alle frontiere con l’Italia che non sono previsti dal trattato – ha aggiunto – Tutti i treni hanno continuato a viaggiare normalmente, tutte le strade e le autostrade sono rimaste aperte. L’unica eccezione di brevissima durata risale a ieri, per un’ora o due, sulla strada litoranea tra Ventimiglia e Mentone”. 

Secondo fonti locali sono state le forze dell’ordine italiane  a chiedere la momentanea interruzione della circolazione e che “nonostante il momento difficile c’è cooperazione proficua e un dialogo sempre amichevole con i colleghi francesi”.

Previsto un summit europeo il prossimo 25 e 26 giugno. Intanto Renzi attacca il piano Juncker considerando l’insufficienza della distribuzione di 24mila richiedenti asilo contro i 180-200 mila previsti in arrivo nel nostro Paese.

Alfano: “Non posso rivelare qual è il piano B sull’immigrazione, ma se l’Europa non darà seguito alla propria responsabilità e solidarietà si troverà di fronte un’Italia diversa, perché noi non siamo più disponibili ad accettare che ci sia un’Europa egoista. La comunità internazionale ha bombardato la Libia ed ora la comunità internazionale si deve far carico del problema. Bisogna ottenere subito di più dall’Europa: diciamo no a un numero fisso di migranti da distribuire, ma serve un meccanismo automatico per distribuirli in Europa quando arrivano qui”.

“Quello che accade a Ventimiglia – ha aggiunto – è l’antipasto di quello che accadrebbe se si chiudesse Schengen”. 

Maroni: “Il governo chieda la convocazione immediata del Consiglio di sicurezza dell’Onu, proponga dei campi profughi gestiti dai caschi blu in Libia, altrimenti non si capisce cosa ci stia a fare. L’unico piano deve essere quello di creare dei campi profughi in Libia e fermare le partenze: se Renzi ha in mente qualcosa di diverso sarà inefficace”.

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