Gb, muore l’uomo più grasso: pesava 412 chili. Aveva lanciato un appello

di Redazione

Carl Thompson

Pesava 412 chili Carl Thompson, l’uomo più grasso della Gran Bretagna. Un triste primato culminato con la sua morte, all’età di 33 anni, per arresto cardiaco, nella casa di Dover, nel sud-est dell’Inghilterra, dove risiedeva.

Diecimila calorie al giorno. A tanto ammontava il suo regime alimentare costituito quasi totalmente da “junk food”, “cibo spazzatura”, come pizza e dolci preconfezionati.

Da sei mesi il giovane non usciva più di casa, viveva come un recluso poiché ormai impedito anche nei più semplici movimenti. Ma aveva rilasciato un’intervista attraverso cui lanciava un appello: “Non mangiate cibo spazzatura o finirete come me”.

Sembra che il suo stato fosse legato alla depressione insorta dopo la morte della madre che l’aveva fatto diventare schiavo del cibo, arrivando ad ingrassare a dismisura.

C’era un unico modo per salvarsi: avrebbe dovuto perdere 250 chili. Ma non ce l’ha fatta. Una storia che è già diventata simbolo della lotta all’obesità e alla corretta alimentazione.

Viveva in Gran Bretagna anche Keith Martin, l’uomo più grasso del mondo, morto lo scorso dicembre a 44 anni a causa delle conseguenze di una polmonite. Era arrivato a pesare 450 chilogrammi. Un “record” prima appartenuto al messicano Manuel Uribe, morto nel maggio 2014 a 48 anni: pesava 597 chili. Grazie all’amore, invece, ha perso ben 300 chili un altro inglese, Paul Mason, di Ipswich, fino a prima l’uomo più grasso del mondo con il peso di 440 chili. Dopo un difficile percorso di dimagrimento, supportato da una donna conosciuta su un social network e della quale si sarebbe poi innamorato, ha raggiunto, anche grazie ad un intervento chirurgico, i 140 chili.

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