Caso Barbini: giovane sfregiato dall’acido. Levato e Boettcher condannati a 14 anni

di Stefania Arpaia

Milano – Sono stati condannati a 14 anni di carcere e al pagamento di un risarcimento di un milione di euro, Martina Levato e Alexander Boettcher, colpevoli di aver sfregiato con due litri di acido un 22enne, Pietro Barbini, ex compagno di scuola di lei.

I due, definiti la “coppia dell’acido”, sono stati considerati in aula colpevoli di una cattiveria “diabolica”. Il giovane, colpito il 28 dicembre, è stato sottoposto a 14 interventi chirurgici. Il pm Marcello Musso aveva chiesto per la coppia 15 anni di carcere.

Previsto un risarcimento economico anche per i genitori della vittima, entrambi costituitisi parte civile, per un totale di 100mila euro. 

Levato, in stato avanzato di gravidanza, ha accusato un malore durante il processo ed è stata ricondotta in cella mentre il compagno avrebbe udito la condanna. “Chiedo scusa a Pietro e alla sua famiglia, sono dispiaciuta per quello che ho fatto”, ha detto prima di andare via.

“Io avevo avuto esperienze sessuali negative, non mi ritrovavo come futura mamma, quando ho pensato di essere madre, dovevo liberarmi da esperienze corporee negative, che non avevo condiviso, ero contaminata, adesso sento che il mio corpo si è liberato”, ha raccontato la ragazza in un colloquio con i periti psichiatri.

I giudici della IX Sezione penale del Tribunale di Milano hanno inoltre applicato la misura di sicurezza della libertà vigilata per un periodo “non inferiore a tre anni”.

Boettcher: “Martina mi propose un patto e mi disse io andrò in carcere per purificarmi, ma tu devi darmi un figlio”.

La difesa del giovane fa sapere che chiederà il ricorso: “Non era consapevole dell’aggressione”, hanno riferito gli avvocati del condannato.

 

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