Napoli, operai licenziati: occupata facoltà di Lettere della Federico II

di Gabriella Ronza

Napoli – Da due giorni gli studenti umanistici della “Federico II” di Napoli stanno partecipando ad uno sciopero solidale per il licenziamento di due operai, addetti alla manutenzione.

Il licenziamento è la conseguenza delle esternalizzazioni dei servizi all’interno della Federico II, con l’assegnazione degli appalti tramite Consip. Un passaggio di cantiere, quindi, che è costato il lavoro ai due uomini divenuti, ormai, un caso simbolo per gli studenti che hanno fin da subito occupato la struttura e, prima di tutto, la presidenza degli studi umanistici.

“Le istituzioni accademiche hanno fatto propria una realtà fatta di sfruttamento e di espropriazione di diritti per studenti e lavoratori. – hanno denunciato – La condizione che ci troviamo ad affrontare è tanto più paradossale se si considera che il passaggio di cantiere avviene tra due aziende subappaltate dalla Romeo. Questo licenziamento implicherebbe comunque l’assunzione di nuovo personale a discapito del vecchio, innescando meccanismi clientelari e di ricatto nei confronti dei lavoratori. A chi servono questi continui licenziamenti e sostituzioni se non ai profitti di aziende come la Romeo?”

Nella mattinata del 30 giugno è stato affisso sul portone della sede di Porta di Massa un avviso firmato dal direttore del dipartimento degli studi umanistici, professor Edoardo Massimilla: “A causa dell’occupazione dell’edificio, tutte le attività didattiche previste sono sospese a data da destinarsi (esami inclusi)”.

Da questo annuncio si sta diramando la preoccupazione tra molti studenti che, nonostante si vedano vicini alla causa e in accordo con i propri colleghi, dovranno per il momento procrastinare la sessione di esami e, quindi, la “tabella di marcia” universitaria.

La protesta continuerà nei prossimi giorni. Il collettivo degli studenti è stato chiaro: “Diciamo no al licenziamento dei due lavoratori e chiediamo reintegro immediato a parità di salario”.

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