Vertenza Alenia Aermacchi, botta e risposta Lettieri-Landini

di Redazione

Napoli – “Invece di andare a Capodichino Nord, a fare demagogia, venga a fare una visita in Atitech e parli col sottoscritto, con i manager e i dipendenti”, ha detto Gianni Lettieri, patron di Atitech. “Sì che aspetti pure”, ha risposto Maurizio Landini, leader della Fiom-Cgil.

“Duello” a distanza di una pista di aeroporto tra i due lunedì mattina. Lettieri ha presentato la newco Atitech Manufacturing che, mediante cessione di ramo d’azienda, ha acquisito circa 170 operai di Alenia Aermacchi per formare il polo partenopeo per le manutenzioni aeronautiche. 1000 posti complessivi entro il 2020, un milione di ore di lavoro e la partnership strategica con Etihad, nuovo proprietario Alitalia.

“Alenia non sta svendendo niente. – ha chiarito Lettieri – Nasce una joint venture tra Atitech e Alenia per il polo internazionale delle manutenzioni che era un impegno che ho preteso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri cinque anni fa e che finalmente sta vedendo la luce. Un settore che cresce del 4% all’anno. Atitech aveva un solo aereo negli hangar cinque anni fa, oggi ha gli hangar pieni di aerei. E insieme ad Alenia e il gruppo Finmeccanica possiamo far nascere una struttura importante come in Francia, Germania e Spagna”.

Landini ha invece visitato gli operai dello stabilimento Alenia di Capodichino, interessati dalla newco, dichiarando di voler contrattare soltanto con Finmeccanica, proprietaria dell’azienda, facendo sue le rivendicazioni degli operai, i quali criticano il passaggio da una società pubblica ad una privata.

Le scelte compiute dal governo Renzi fanno dell’Italia un Paese in cui “prevale la logica padronale”. Questo, in sintesi, il pensiero di Landini. Il segretario generale della Fiom, tornando da Carinaro, dove sono a rischio gli 815 lavoratori Whirlpool-Indesit, si è intrattenuto con loro nel cortile di accesso allo stabilimento sottolineando la necessità sempre più urgente di “aprire una discussione sulla presenza industriale in Campania”.

Un tema che ha subito dopo ampliato a tutto il territorio nazionale e, quindi, alle scelte del governo non solo in tema di lavoro, ma di pensioni e scuola. “Vorrei ricordare a quel genio di Firenze che per creare posti di lavoro si deve far ripartire gli investimenti pubblici e privati”, ha detto ai dipendenti parlando con il megafono.

Poi, tornando sulla questione e rispondendo alla domanda di una giornalista che chiedeva se parlando di “genio di Firenze” si riferisse al presidente del Consiglio, ha aggiunto “Firenze è conosciuta per la genialità. Il premier dovrebbe usare meglio il genio di cui dispone. Non si può agire sempre da soli. Anche Maradona era un genio in campo ma non giocava da solo. Non poteva vincere da solo. Una squadra vince in 11. Oggi, invece, in Italia prevale la logica padronale nel campo del lavoro e dell’industria, sul fronte delle pensioni e della riforma della scuola”.

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