Pensioni, Renzi: “Consulta non dice che dobbiamo restituire tutti i soldi”

di Redazione

Roma – “Nei prossimi giorni verificheremo le carte, noi abbiamo appreso la sentenza il 30 aprile dalle agenzie di stampa, un buon viatico per l’1 maggio e ora ci prendiamo il tempo necessario per evitare di fare errori”. Così Matteo Renzi, a Repubblica.tv, alla domanda su quando il governo interverrà sulle pensioni dopo la sentenza della Consulta.

“Non cambieranno i saldi, ci manterremo dentro le regole europee. Studieremo una soluzione che ci consenta di essere credibili a livello europeo”, ha aggiunto Renzi, spiegando che nella soluzione dopo la sentenza della Consulta saranno mantenuti i parametri indicati nel Def. “La Corte Costituzionale, a cui va il nostro rispetto, ha deciso che la norma del governo Monti, votata dal parlamento anche dagli smemorati di Collegno che ora si lamentano, dice che la mancata indicizzazione delle pensioni è incostituzionale. Ma non dice che bisogna pagare domani mattina tutto. Può darsi che la sentenza offra margini ma lo sapremo solo che nei prossimi giorni verificheremo le carte”.

“Renzi fa battute ma non conosce la storia, neanche quella recente. E soprattutto è un irresponsabile, contrariamente a noi che con il governo Monti abbiamo avuto senso di responsabilità, anche troppo. Renzi stia zitto e paghi tutto, e non giochi con la vita dei pensionati. Il suo opportunismo clientelare è insopportabile”, afferma il capogruppo di Fi Renato Brunetta.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, insieme ad altri deputati e senatori della Lega come Calderoli, Fedriga, Saltamartini, ha esposto uno striscione davanti alla sede del ministero dell’Economia con uno slogan: “Pensioni, restituite il malloppo”.

“Soldi a tutti con una lettera di scuse”, ha detto Salvini rispondendo a chi gli chiede cosa bisogna fare in merito alla questione pensioni. “Siamo pronti ad approvare una nuova legge sulle pensioni anche proposta dal Pd”, ha aggiunto prima di entrare nella sede del ministero dell’Economia al fine di “ottenere delle risposte”. “Se c’è un diritto di cui qualcuno è stato derubato, questo diritto va risarcito”. “Poi da domani chiederei i contributi alle pensioni alte, ci mancherebbe – ha aggiunto – ma la legge Fornero è sbagliata. Che oltre la Lega lo riconosce anche la Corte Costituzionale vuol dire che devono restituire il maltolto”.

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