Napoli: uccide fratello e cognata, poi spara dal balcone. 4 morti

di Redazione

Napoli – E’ di quattro morti e cinque feriti il bilancio del folle episodio avvenuto a Napoli dove, nel primo pomeriggio di venerdì, al primo piano di un appartamento in via Napoli, a Capodimonte, nel quartiere napoletano di Secondigliano, un uomo, Giulio Murolo, 48 anni, infermiere dell’ospedale Cardarelli, incensurato, ha litigato con la famiglia del fratello, Luigi, uccidendo lui e la moglie di questi, Concetta, per poi barricarsi in casa e sparare dal balcone. A quel punto ha ucciso un vicino di casa, il tenente della polizia municipale, Francesco Brunel, 45 anni, e un passante, Luigi Cantone, 56 anni, fioraio, deceduto mentre si tentava di rianimarlo in un furgone dei carabinieri.

Feriti un altro agente della polizia municipale, Vincenzo Cinque, il più grave, raggiunto alla testa da un colpo, due poliziotti (Cristoforo Cozzolino e Umberto De Falco, quest’ultimo in servizio all’Ufficio di prevenzione generale) e due carabinieri, mentre un anziano è andato da solo a farsi medicare all’ospedale. Sembra che all’accaduto sia stata presente una bambina, figlia di una delle coppie.

L’uomo si è circondato di una serie di bombole a gas, minacciando di far saltare in aria l’abitazione. Dopo una trattativa si è poi arresto, è stato poi bloccato e portato via dopo un blitz compiuto dalle forze dell’ordine. Murolo è un appassionato di caccia: in casa, infatti, aveva numerose armi, tutte regolarmente denunciate.

Il raptus sarebbe stato determinato da futili motivi, ossia da una lite per un filo steso per il bucato, innestato su vecchi dissapori per questioni di interesse tra Murolo e il fratello. Proprio il congiunto ha tentato di fermarlo, gridandogli di fermarsi, ma Murolo in tutta risposta l’ha ucciso con un colpo di pistola. Uscendo dal palazzo, l’infermiere, prima di salire nell’auto della polizia, ha rischiato il linciaggio.

Murolo ha sparato prima con una pistola, poi con il fucile, circa un’ora e mezza, secondo quanto ha raccontato un testimone. Gli abitanti della zona hanno spiegato di aver pensato, inizialmente, che si trattasse delle riprese di una fiction, perché giovedì a poche decine di metri dal luogo della sparatoria è stato girato un episodio di Gomorra”. Poi, però, quando i feriti hanno iniziato a cadere sulla strada, tutto è stato chiaro.

Intanto, il sindaco Luigi de Magistris ha proclamato il lutto cittadino fino al giorno dei funerali delle vittime. “Siamo sconvolti, è una tragedia enorme. – ha detto il primo cittadino – È una tragedia che colpisce direttamente la città e il Comune. Esprimo vicinanza e solidarietà massima alle vittime e a chi opera ogni giorno per strada e oggi è intervenuto per salvare vite umane”.

La cerimonia d’inaugurazione della stazione metropolitana di Napoli, in programma per sabato alla presenza del presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, è stata annullata.

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