Carburanti, la difesa dei Cosentino: “Nessuna minaccia ai distributori”

di Redazione

Caserta – Entra nel vivo il duello dialettico tra accusa e difesa per il terzo processo Cosentino, argomento: il monopolio del settore carburanti che, secondo la Dda, i Cosentino hanno ottenuto con tecniche “criminali”.

I penalisti che rappresentano gli imputati hanno messo in discussione l’ammissibilità delle prove e la trascrizione delle intercettazioni, l’elenco dei testimoni della procura.

L’avvocato Vittorio Giaquinto (che rappresenta Giovanni Cosentino) ha sollevato obiezioni in merito alla natura stessa dei capi d’imputazione: secondo il difensore del patron dell’Aversana Petroli (per il quale proprio due giorni fa Giaquinto ha ottenuto la revoca dei domiciliari) le vittime delle presunte prepotenze dei Cosentino non aprirono gli impianti non perché minacciati, ma perché privi di titoli per poterlo fare.

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