Standard, Comitato Strisce Blu: “Ciaramella si arrampica sugli specchi”

di Antonio Arduino

Aversa – L’uso abusivo delle aree standard era stato segnalato più volte prima all’amministrazione, senza ottenere risposta, dal Comitato Civico Strisce Blu presieduto da Giuseppe Oliva poi alla magistratura contabile.

Così, dopo la dichiarazione dell’ex sindaco Ciaramella, il comitato interviene nella vicenda riproponendo alcune delle segnalazioni ricordando che i dati relativi alla proprietà comunale erano stati ottenuti dal Catasto.

“Gli standard occupati in maniera più sfacciata ed evidente – dice Oliva – sono quello di via Michelangelo, angolo via Plauto, dove la planimetria e la foto satellitare mostrano chiaramente che una parte è stata inglobata da un condominio e adibita a parcheggio. Stessa cosa in via De Filippo, nella zona conosciuta come ‘dietro la Telecom’. Lo spazio delimitato in verde, sulla mappa catastale, con codice 37.5 e 37.3, che dovrebbe essere standard comunale, è occupato da due palazzi. Sempre in via de Filippo, angolo via Pirandello, c’è l’area standard ceduta alla chiesa evangelica, abbandonata da oltre un decennio che non è stata mai ripresa dall’Ente che, anzi, ha permesso l’uso dello spazio antistante come parcheggio di un condominio”.

“Abusi – dice Oliva – resi possibili dall’inerzia dell’amministrazione, sia passata sia attuale, che sono sotto gli occhi di tutti”. “L’ex sindaco ha dichiarato che aveva altri problemi da affrontare, eppure – osserva il presidente del comitato– ha avuto dieci anni per trattare l’argomento e far rispettare la Legge, ma non l’ha fatto, ignorando perfino le segnalazioni documentate del comitato ed ora si arrampica sugli specchi nel tentativo di giustificare il suo operato”.

“Il Comitato Strisce Blu nell’ottica di una fattiva collaborazione con gli inquirenti e la Corte dei Conti – conclude Oliva – ha provveduto ad inoltrare questi ed altri documenti per aiutare la magistratura ad individuare anche aree che forse neanche l’amministrazione conosce”.

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