L’ufficio postale non è più lo “Speedy Gonzales” dell’agro: insorge l’opposizione

di Antonio Taglialatela

Carinaro – Da sempre l’ufficio postale di Carinaro è noto per la celerità delle operazioni agli sportelli, tanto da essere frequentato da cittadini provenienti dalle comunità limitrofe. “Che folla che c’è qui da noi, andiamo a Carinaro, lì fann cchiù ‘ambress”. Chi non ha mai pronunciato, o sentito, questa frase mentre era in coda alla Posta? Senza dimenticare l’ampia area di sosta antistante l’ufficio che, rispetto ad altre zone del comprensorio, consente di trovare sempre un parcheggio per la propria auto.

Ebbene, da circa due settimane questo “mito” dell’agro aversano sta cadendo poiché i soli tre impiegati carinaresi sono costretti a lasciare la propria sede, a turno, per recarsi in altri uffici del circondario in appoggio al personale locale. Sarà un toccasana per le altre comunità, ma non per Carinaro, il cui ufficio resta in carenza di impiegati e, di conseguenza, diventa teatro di file lunghissime agli sportelli con tempi di attesa snervanti.

A farsi portavoce delle lamentele e dei disagi che in questi giorni stanno denunciando gli utenti è il gruppo di opposizione “Uniti per Cambiare”. Il capogruppo Giuseppe Barbato e i consiglieri Assunta Madonia, Alfonso Turco e Massimo Emiliano Petrarca, attraverso un’interpellanza protocollata mercoledì mattina al Comune, chiedono l’intervento istituzionale del sindaco e dell’amministrazione comunale nei confronti dei vertici provinciali di Poste Italiane.

Auspicando che questa situazione si concluda presto, gli esponenti della minoranza avanzano alcuni quesiti: “Ma il direttore della filiale di Caserta ne è al corrente? È consapevole che l’ufficio di Carinaro è composto da tre validissimi impiegati e l’assenza di uno di loro può provocare gravissimi disagi per il paese? Per quale motivo i cittadini di Carinaro devono subire tutto questo?”.

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