Cimitero, senzatetto tornano ad accamparsi

di Antonio Arduino

Aversa – Un anno fa dei vagabondi, mai individuati, erano stati sloggiati dalla polizia municipale da quel rifugio indecente realizzato in uno spiazzo nascosto tra piante incolte ed erbacce che sorgono dietro il muro di cinta del cimitero.

A distanza di un anno ne ritroviamo le tracce nel medesimo spiazzo, solo che dopo 12 mesi per la crescita naturale del verde circostante l’area diventata più stretta e devono arrangiarsi ancora di più. Così, invece della tenda che avevano usato per mettere un tetto sulla testa, ora dormono sotto un tetto di stelle.

Possibile che degli esseri umani possano vivere così in n paese che accoglie migliaia di profughi ogni giorno? Possibile che si intervenga per identificarli e garantire un minimo di vita normale magari ricordano loro che ad Aversa c’è chi assicura ai meno fortunati un letto per la notte, un bagno ed un pasto caldo?

Che “l’albero sotto le stelle” sia frequentato è dimostrato dagli abiti lavati e messi ad asciugare su un filo teso tra gli alberi. E allora se l’Italia si muove per portare aiuto, sostegno e conforto ai cani perché non si fa la stessa cosa per degli esseri umani?

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