Casapulla, inaugurata la cripta della chiesa di Sant’Elpidio

di Redazione

Casapulla – Alla presenza del vescovo di Capua Salvatore Visco, del parroco don Andrea Monaco e del sindaco Michele Sarogni, dopo un lungo lavoro di restauro, è stata inaugurata la cripta seicentesca della chiesa di Sant’Elpidio Vescovo a Casapulla.

Dopo la benedizione e la lettura di una lettera di San Pietro Apostolo, il vescovo ha affermato: «Il restauro di questo gioiellino è qualcosa di straordinario. Il recupero di un bene è un richiamo al battesimo, invito continuo alla conversione e a migliorare noi stessi».

La cripta, restaurata grazie al progetto dell’ingegnere Giovanni Deiasio, al lavoro della ditta Fortunato di Casapulla e della ditta Maurizio Andreozzi di San Nicola la Strada, venne aperta nel 1692, per volontà della Confraternita del Monte dei Morti. La struttura è caratterizzata da una pala sovrastante l’altare raffigurante la Madonna delle Grazie del secolo XVII.

Sotto l’altare c’è un dipinto in muratura del secolo XVII raffigurante Gesù deposto dalla croce. All’interno della cripta si nota una lapide marmorea a ricordo della permanenza in città di una giovane monaca di nome Margherita Recupito Ascolesia, appartenente ad una famiglia patrizia beneventana, la quale giunse nel paese tifatino per guarire da una grave malattia, essendo Casapulla riconosciuta dall’aria salubre.

Don Andrea Monaco, parroco della chiesa di Sant’Elpidio Vescovo, fortemente emozionato, ha dichiarato: «Quando 51 anni fa arrivai a Casapulla, rimasi sconvolto dallo stato di abbandono in cui si trovava la cripta. Mi ripromisi di riaprirla solamente a lavori di restauro ultimati. In questi anni, tante opere sono state portate a termine all’interno della nostra chiese e adesso è giunto il momento d’inaugurare la cripta».

Il sindaco Michele Sarogni ha chiuso la bella manifestazione dicendo: «Ringrazio a nome di tutti i casapullesi don Andrea Monaco, che tanto ha fatto e tanto farà ancora per la nostra città. Giornate come quella di oggi rappresentano un segno di positività per la nostra comunità».

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