Bollette acqua, l’amministrazione incontra i cittadini

di Antonio Arduino

Aversa – Emergenza acqua, l’amministrazione prova a porre rimedio al problema creato dal mancato pagamento delle quote dovute dai cittadini per il consumo dell’acqua giacché quasi nessuno ha pagato la prima scadenza della quota minima chiesta dall’Ente con lettera ordinaria.

Le notizie diffuse dai partiti hanno confuso i cittadini ponendo il dubbio amletico: pagare o non pagare? La risposta dovrebbe essere una sola: pagare, perché si tratta del corrispettivo di un servizio fruito dal momento che in ogni casa si fa uso dell’acqua.

Del resto la richiesta riguarda il minimo dovuto per qualsiasi utenza dotata di contatore. Per l’energia elettrica, ad esempio, anche se non c’è consumo si paga una quota fissa e allora perché non si dovrebbe fare lo stesso per l’acqua?

Chi giustifica il non pagamento dicendo che non ha contatore sa di nascondersi dietro il dito, perché il suo impianto fa capo ad un contatore condominiale e paga il consumo all’amministratore, giacché il condominio l’acqua deve pagarla alla società fornitrice.

Se c’è un amministratore disonesto o incapace che dopo avere riscosso le bollette non versa o distrae gli importi la cosa va affrontata non rifiutando il pagamento ma in sede legale. Quindi le bollette vanno pagate, la richiesta dell’Ente locale va onorata anche se non c’è un regolamento comunale sulla materia. Da qui la necessità per l’Ente di fare chiarezza convocando la città e in particolare gli amministratori di condominio.

L’appuntamento è per giovedì 28 maggio nell’aula consiliare dove, a partire dalle ore 10, i tecnici comunali dissiperanno ogni dubbio, sgombrando il campo a equivoci per avviare a soluzione un problema che mette in crisi le casse dell’Ente per una storica mancanza di pagamento da parte di centinaia di utenze che ha creato un buco di milioni di euro.

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