Terrorismo, blitz contro gruppo affiliato Al Qaeda: progettavano attentato in Vaticano

di Stefania Arpaia

Sassari – Un blitz della polizia, coordinato dalla Dda di Sassari, ha condotto all’arresto di 9 terroristi, all’alba di venerdì mattina. Altri 9 indagati sarebbero sfuggiti alla cattura: 3 sarebbero ancora in Italia mentre altri 6 sarebbe fuggiti in Pakistan.

Le operazioni di arresto sono avvenute ad Olbia, Bergamo, Sora, Civitanova Marche e Foggia.  In base alle informazioni fornite dagli inquirenti, uno degli uomini fermati, tra i capi dell’organizzazione terroristica, faceva l’Imam a Bergamo mentre gli altri tre componenti di spicco della rete di afgani e pakistani avevano messo radici a Olbia.

Nel marzo 2010 avevano organizzato un attentato nel cuore del Vaticano, dove un kamikaze, giunto a Roma, avrebbe dovuto farsi saltare in aria compiendo una carneficina. L’attacco è saltato perchè all’epoca la Digos di Sassari ascoltava le conversazioni telefoniche dei componenti della banda. 

“Da quel poco che si dice sembra una ipotesi del 2010 senza seguito. Quindi la cosa non è oggi rilevante e non è motivo di particolari preoccupazioni”, ha commentato il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi.

Il gruppo era stato formato nel 2005 e si era diffuso in poco tempo in varie regioni italiane. La base operativa era in Sardegna dove l’organizzazione, affiliata ad Al Qaeda, esaltava la lotta armata contro l’Occidente e organizzava attentati contro il governo del Pakistan. L’indagine ha coinvolto la Digos di 7 province.

Gli investigatori credono che due degli appartenenti al gruppo terroristico di matrice islamica facevano parte dell’organizzazione di fiancheggiatori che in Pakistan proteggeva lo sceicco Osama Bin Laden.

La rete fondamentalista era anche impegnata nel traffico di migranti: Pakistani e afghani venivano introdotti illegalmente in Italia per poi proseguire il loro viaggio verso il Nord Europa.

Ulteriormente, le indagini confermano che in Italia è stato progettato e pianificato l’attentato messo a segno a Peshawar a ottobre 2009, nel giorno della visita in Pakistan di Hillary Clinton, che provocò centinaia di morti.

Alfano: “Il blitz antiterrorismo della Polizia di Stato è una straordinaria operazione, e la conferma che il nostro sistema funziona. Con un’unica indagine, cominciata nel 2009  siamo riusciti a smantellare una rete di trafficanti di uomini ma anche di persone accusate alcuni di associazione con finalità di terrorismo e altri di strage. Questo vuol dire che la nostra è una grande democrazia, che il nostro è un grande Paese in grado di assestare questi colpi”.

 

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