Nepal, emergenza umanitaria: 1 milione di bambini senza casa e famiglia

di Stefania Arpaia

Katmandu – Macerie, detriti, polvere e stanchezza non hanno fermato i soccorritori che incessantemente proseguono le ricerche dei superstiti del terremoto che lo scorso sabato ha colpito il Nepal.

La capitale Katmandu è stata spostata di tre metri a sud rispetto alla sua precedente posizione dal sisma di 7,8 gradi della scala Richter che ha letteralmente “messo in ginocchio” il Paese.

Il numero delle vittime, pari a 4.300 persone, è un bilancio ancora incerto e destinato ad aumentare. Potrebbe raggiungere nelle prossime ore cifre a quattro zeri. “Il numero delle vittime del terremoto potrebbe arrivare a 10.000”, ha riferito il premier del Nepal Sushil Koirala.

Secondo i dati forniti dalla polizia locale, i feriti sarebbero oltre 7.500. Intanto, le ricerche proseguono tramite mezzi rudimentali ma soprattutto nei villaggi più isolati si continua a scavare a mani nude nella speranza che ci siano ancora sopravvissuti sotto le macerie, come un uomo ritrovato ancora in vita dopo oltre 62 ore di sepoltura e una donna, ansimante ma in vita, estratta dai detriti della sua casa oltre 50 ore dopo la prima scossa.

Il Neoc, il Centro nazionale delle operazioni di emergenza, ha fatto sapere che in totale le persone colpite sono circa 6,6 milioni suddivise in 34 diversi distretti. Gli edifici distrutti sono 400mila mentre in molte zone mancano acqua ed elettricità. Migliaia le persone che hanno trascorso la notte all’aperto. Oltre 1 milione di bambini sarebbero rimasti senza casa e famiglia.

“Noi siamo qui per strada, senza cibo e acqua e non abbiamo visto un rappresentante del governo da tre giorni”, ha riferito un uomo accampato nella capitale. “Vista la situazione, tutti quanti sono preoccupati e hanno il morale a terra – ha detto un altro abitante – La gente si chiede se potrà tornare a casa sana e salva e tutti stanno qui ad aspettare nell’incertezza”.

Nel frattempo, la terra continua  tremare. Il Centro sismologico europeo mediterraneo ha riferito che nelle ultime otto ore si sono susseguite 4 scosse di magnitudo fra 3,9 e 4,8 gradi Richter. La più forte è stata registrata alle 00,54 locali.

“Non siamo preparati ad un disastro di questa entità – ha dichiarato il ministro dell’Interno, Bam Dev Gautam – non abbiamo sufficienti risorse ad abbiamo bisogno di più tempo per portare aiuto a tutti”.

Operazioni di soccorso anche sull’Everest.  “Abbiamo recuperato 14 corpi e tre saranno trasportati in aereo oggi – ha detto il poliziotto Bhanubhakta Nepal – Ancora non sappiamo quante persone siano morte in montagna, ieri abbiamo messo in salvo 205 persone”.

Gentiloni: “La situazione in Nepal è complicata e confusa. Abbiamo lavorato prima di tutto per rintracciare i connazionali e finora ne abbiamo trovati 347, tra cui purtroppo le quattro persone che hanno perso la vita. In giornata arriverà il C-130 che porterà i primi soccorsi di emergenza. Sull’aereo ci sarà anche il nostro ambasciatore a New Delhi che si reca a Kathmandu per coordinare i soccorsi”, ha riferito il ministro degli esteri. Tra martedì e mercoledì molti italiani rientreranno in patria.

“Stiamo predisponendo il primo aereo che tra stanotte e domani riporterà a casa i nostri connazionali”, ha assicurato il responsabile dell’unità di crisi della Farnesina.

Stanziati gli aiuti umanitari da molti Paesi: l’Italia ha donato 400mila euro per beni di prima necessità.

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