Migranti costretti a “inumana violenza”: uccisi a bastonate dagli scafisti

di Stefania Arpaia

Catania – Proseguono le operazioni di accoglienza dei superstiti e le ricerche dei cadaveri dispersi nel mar Mediterraneo, in seguito al naufragio che ha interessato il peschereccio partito dalle coste libiche.

Intanto, l’inchiesta aperta dalla Procura di Catania ha fatto emergere un ulteriore tragico episodio: un ragazzo sarebbe stato ucciso, mentre si trovava su un gommone che stava raggiungendo il barcone poi affondato, perché si era alzato senza permesso. Ucciso senza scrupoli dagli scafisti che hanno gettato il suo cadavere in mare.

Si tratta di “umana violenza” hanno riferito i magistrati che si stanno occupando del caso. Portati alla luce anche altri momenti del viaggio in cui alcuni stranieri sarebbero stati “picchiati selvaggiamente con dei bastoni perché non obbedivano agli ordini dei trafficanti. Le bastonature avrebbero provocato alcuni decessi, altri sarebbero morti di stenti”.

I migranti, secondo quanto ricostruito dalla Procura di Catania, furono inizialmente concentrati” in una fattoria nei pressi di Tripoli”. Erano complessivamente tra le mille e le milleduecento persone che sarebbero state portate con dei furgoni fino alla costa e qui trasportati tramite un gommone di grosse dimensioni sul peschereccio.

Le somme pagate per il “viaggio della morte”, in base a quanto riferito da alcuni testimoni, oscillerebbero tra tra i mille e i 1500 dinari libici, fino a raggiungere i 7.000 dollari.

Celebrati, a Malta, giovedì mattina, i funerali delle 24 vittime accertate. Presenti insieme al presidente della Repubblica maltese Marie Luoise Colero e al premier Joseph Muscat, anche il ministro dell’Interno italiano Angelino Alfano e il commissario Ue per le migrazioni Dimitris Avramapoulos.

Previsto per le 16, a Bruxelles, il Consiglio europeo straordinario sull’immigrazione voluto dall’Italia, in cui si discuterà dell raddoppio delle risorse destinate alla missione Triton e della gestione dei rifugiati. 

Intanto, il governo libico di Tripoli, non riconosciuto dalla comunità internazionale, ha fatto sapere che “fronteggerà” qualunque mossa unilaterale da parte dell’Ue per attaccare i siti usati dagli scafisti per portare migranti in Europa.

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