Liberazione, Mattarella: “Festa di speranza e libertà. Dobbiamo preservarla”

di Stefania Arpaia

Roma – “La Liberazione è una festa di libertà e di speranza che ricorda quel che abbiano conquistato grazie al sacrificio di tanti e che abbiamo il diritto e dovere di conservare e preservare”, ha detto il Presidente della Repubblica durante il discorso tenuto, venerdì, al Quirinale.

“La costituzione non va conservata in una teca come una reliquia – ha aggiunto, dopo aver consegnato i premi alle scuole vincitrici del del Concorso nazionale “Dalla Resistenza alla Cittadinanza Attiva” promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, d’intesa con l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia in occasione del 70esimo anniversario della Lotta di Liberazione – Vive perché viene applicata sempre nei suoi valori.

È questo che fa vivere la costituzione. È mettersi insieme, discutendo. Vogliamo che l’Europa democratica, protagonista settant’anni or sono nella lotta contro i responsabili dei peggiori crimini contro l’umanità, sappia rendersi consapevole oggi della propria responsabilità storica, e sia artefice di una iniziativa politica nuova verso i paesi dell’Africa e del Medio Oriente. Dobbiamo unire l’impegno nel soccorso umanitario, in una inflessibile lotta contro i trafficanti di esseri umani e contro il terrorismo”.

Ricordando la storia di Ugo Forno, 12enne, che nel 1946, fu protagonista di un’azione contro l’occupazione nazista, Mattarella ha detto: “Dobbiamo fare in modo che non sia più necessario prendere delle armi per difendere la democrazia come fece quel ragazzino, Ugo Forno, per ottenere libertà e democrazia”.

Menzionata anche la situazione dei Marò: “Nel momento in cui celebriamo la Festa della Liberazione, il mio pensiero va anche ai due fanti di Marina, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, che da oltre tre anni attendono giustizia. A loro è rivolto il mio incoraggiamento con l’associazione che l’impegno dell’Italia nei loro confronti non si è attenuato”.

Intervenuti anche il Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Carlo Smuraglia, la studentessa Elena Laura Munteanu, dell’Istituto Superiore “Guglielmo Marconi” di Anagni, e la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini.

 

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