Fiducia sull’Italicum, Bersani: “Renzi non può zittire Parlamento”

di Stefania Arpaia

Roma – “Io non esco dal Pd, bisogna tornare al Pd. Il gesto improprio di mettere la fiducia lo ha fatto Renzi, non io. È lui che ha fatto lo strappo”. Sono queste le parole riferite dall’ex segretario Pd Pierluigi Bersani in merito alla decisione del premier Renzi di chiedere la fiducia sull’Italicum.

“Di fiducie ne ho votate ben 17, più di una al mese. Sono pronto a votarne 18, ma lo faccio sugli atti del governo, non posso accettare come cittadino, parlamentare, membro del partito democratico che si zittisca il Parlamento su un tema come la legge elettorale”, ha detto Bersani avvisando che non parteciperà al voto di fiducia.

In disaccordo anche Guglielmo Epifani, Roberto Speranza, Stefano Fassina, Pippo Civati, Alfredo D’Attorre, il leader di Sinistradem Gianni Cuperlo. E ancora l’ex capo del consiglio Enrico Letta e l’ex presidente del Pd Rosy Bindi

“E’ una forzatura inutile ed eccessiva” ha detto Speranza durante l’incontro di oltre 4 ore svoltosi la scorsa notte, durante il quale i deputati di Area riformista si sono divisi tra la non partecipazione al voto e il si.

Intanto, Danilo Toninelli del M5S si è appellato alla minoranza Pd. “Chiediamo alla minoranza Pd di non uscire dall’Aula ma di votare no alla fiducia e no all’Italicum per mandare a casa Renzi”, ha riferito il pentastellato.

Previsto per le 15,25 di mercoledì il primo voto di fiducia sulla legge elettorale renziana. Giovedì le successive due votazioni, mentre quella decisiva avverrà la prossima settimana con scrutinio segreto.

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