“Erano meglio i cinesi”, gli operai Indesit davanti alla Us Navy

di Stefania Arpaia

Gricignano – Prosegue la protesta dei lavoratori Whirpool-Indesit che, giovedì mattina, hanno tenuto un corteo pacifico nei pressi della base militare della Us Navy di Gricignano di Aversa, nel Casertano.

In seguito alla notizia diffusa dalla multinazionale americana di voler chiudere il sito che impiega più di 800 lavoratori, i dipendenti hanno iniziato un “tour de force” per ribellarsi e far valere la propria voce. 

Il corteo è partito dallo stabilimento di Carinaro per giungere al sito americano in località Boscariello. Ad attendere i dipendenti uno schieramento di poliziotti in tenuta antisommossa, anche se non si sono registrati disordini grazie anche all’opera di mediazione del dirigente del commissariato di Polizia di Aversa, Luigi Del Gaudio.

“Erano meglio i cinesi…erano meglio i cinesi”, hanno urlato i dipendenti puntando il dito contro la base statunitense. Una protesta simbolica dal momento che l’americana Whirlpool ha deciso, di punto in bianco, di chiudere a dicembre l’insediamento produttivo casertano.

“Siamo qui perché questo è territorio americano, pur essendo il nostro territorio. – ha gridato al megafono Antonietta Cerullo, fra i leader della protesta – Devono darci il lavoro altrimenti restiamo senza dignità”.

E’ l’ottavo giorno di protesta per gli operai Indesit. Martedì mattina i dipendenti hanno bloccato gli accessi all’area impedendo a decine di camion di caricare e scaricare prodotti e merci della Whirlpool e di altre aziende.

Nel tardo pomeriggio è giunta una troupe de “Le Iene”, il programma di Italia1. In serata, corteo di protesta e diretta, dalla zona industriale, della trasmissione di Raitre “Ballarò”. Momenti drammatici quelli vissuti quando due operai, Francesco e Alfonso, sono saliti su una struttura metallica, minacciando di lanciarsi nel vuoto. I vigili del fuoco, con l’ausilio di un’autoscala, li hanno messi in salvo, tra lacrime e applausi.

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