Dodi Battaglia: “Dopo i Pooh, mi dedico al rock”

di Emma Zampella

Dodi Battaglia fa musica in proprio. Approfittando della pausa di riflessione che si sono concessi i Pooh in vista del 50ennio della loro carriera, Dodi sceglie, per il 2016, di lanciare un disco da solista.

Il disco si intitolerà “Dov’è andata la musica?”, facendo eco ad un altro grande successo della band, “Chi fermerà la musica?”. Un’esperienza che come dice lo stesso cantante lo ha portato verso il rock, di cui questo lavoro sembra essere strapieno. “Senza disdegnare altri generi, dal flamenco alle ballad pop, all’etnica australiana in omaggio a Tommy – dice il cantante –  Io e lui siamo nati agli antipodi, proprio in senso geografico, però siamo accomunati dalla musica. E abbiamo voluto che fosse anzitutto rock, perché la chitarra è uno strumento di impatto, chiama il rock più di tutto”.

Un lavoro che nasce dalla volontà per Dodi Battaglia di fare musica assieme a Tommy Emmanuel, australiano considerato il miglior chitarrista fingerstyle del mondo. Il risultato sono le dodici canzoni molte solo strumentali, qualcuna (come Grazie e Streghetta ) anche cantata, tutte piene di musica come si deve, svincolata da esigenze commerciali e sempre a cavallo tra rock e pop d’autore. Un disco di grande livello perché suonato divertendosi e suonato per divertire: le due ricette fondamentali della musica che piace.

 Un album a cui seguirà un piccolo tour: “Saremo sul palco da metà di maggio, quando partirà un tour in giro per l’Italia. Nelle prime date sarò solo, lui si unirà da luglio e saremo devastanti. Pensi, saranno assieme il miglior chitarrista del mondo e il miglior chitarrista dei Pooh, anche perché sono l’unico. E per tornare alla sua domanda, sia Roby Facchinetti che Red Canzian hanno appena pubblicato dischi da solisti. Nessuno lascia la band, e io stesso avevo già sfornato due dischi da solista”.

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