Slow Food, gli studenti universitari di Bra ospiti della Pro Loco

di Redazione

Cesa – Piccole produzioni, luoghi del gusto, metodi storici di lavorazione, artigianato, identità culturali e territoriali. Sono questi i patrimoni di studio che gli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Bra accompagnati dai loro docenti, andranno a conoscere e riconoscere nel percorso di promozione dei territori che farà tappa anche a Cesa in collaborazione con la Pro Loco e la condotta aversana-atellana di Slow Food presieduta da Nicola Migliaccio.

Sarà compito proprio della Pro Loco orientare questo gruppo di studenti, che si candidano ad essere i futuri esperti della enogastronomia, pronti a lasciarsi conquistare dal gusto e dalla identità della Terra di Lavoro.

In particolare il gruppo della Pro Loco mostrerà loro la vite maritata al pioppo, vero monumento di archeologia vegetale e ricchezza naturale del patrimonio dell’agro atellano-aversano, tenuto in vita dal sacrificio, dalla dedizione e dalla sapienza dei contadini laboriosi nonché illustrerà il lavoro ventennale che l’associazione svolge per la tutela dell’Alberata Aversana e la salvaguardia della produzione del Vino Asprinio. Non mancherà un momento di piacevole gusto con l’assaggio della “Dolce Bufala”, creazione dello chef aversano Nino Cannavale a base di mozzarella di bufala aversana.

“Si aggiunge un ulteriore tassello importante nel mosaico del lavoro della Pro Loco. – afferma il presidente Michele Autiero – Ospitare nel nostro paese una rappresentanza dell’Università di Scienze Gastronomiche di Bra, dopo l’esperienza di qualche settimana fa con la scolaresca di Busto Arsizio, è per noi motivo di orgoglio anche perché vuol dire che il lavoro svolto da anni sta prendendo sempre più piede oltre regione. Per noi è fondamentale la sinergia con altre associazioni di categoria e, soprattutto, siamo orgogliosi che Cesa sia riconosciuto come il baricentro per la promozione e la tutela della Vite Maritata al Pioppo e del Vino Asprinio”.

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