Cimitero, il rebus dei presunti loculi abusivi

di Antonio Arduino

Aversa – E’ giallo sulla vicenda della presunta costruzione abusiva di loculi in un vialetto cimiteriale di passaggio dalla vecchia alla zona di nuova edificazione realizzata dall’Arciconfraternita del terzo ordine francescano.

La segnalazione era arrivata alla commissione controllo e trasparenza dall’esponente di centrosinistra Salvino Cella che ha convocato il responsabile della polizia municipale per presentare ai componenti della commissione gli atti della vicenda. Una seduta in cui l’unico assente era proprio il presidente che, ad eccezione di Cella. ha visto la presenza di Rosario Capasso, Gianpaolo Dello Vicario, Augusto Bisceglie, Marco Villano.

L’esposizione degli atti ha messo in evidenza la presenza di due provvedimenti che hanno ha dato spazio a dubbi: un permesso a costruire ed un sequestro del cantiere da parte della polizia municipale, poi rientrato. Questo relativo alla distanza da rispettare con le strutture vicine. L’altro, tutto da chiarire, relativo alla proprietà del suolo che non potrebbe essere considerato privato malgrado l’Arciconfraternita  abbia esibito un titolo di proprietà acquisito con atto notarile nel 1962.

Per i componenti della commissione l’acquisizione non avrebbe valore sia perché con l’entrata in vigore del codice civile, nel 1942, i cimiteri, quindi anche quello di Aversa, divennero demanio comunale quindi proprietà degli enti locali, sia perché il regolamento della polizia mortuaria in vigore dal 1996 che prevede l’adozione di un piano regolatore cimiteriale individuante le distanze tra le costruzioni e le fasce di rispetto con i viali, prevede che le norme si applichino anche a concessioni e rapporti anteriore alla sua entrata. Un rebus che la commissione intende risolvere.

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